Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov. I classici della letteratura russa per comprendere il cambiamento d’epoca, è il titolo di un ciclo di quattro incontri in calendario il 21 gennaio, il 18 febbraio, l’11 marzo e l‘8 aprile, alle ore 21, nel salone parrocchiale di Brufa di Torgiano.
Relatore dei quattro incontri è il prof. don Stefano Caprio, ordinario di teologia e cultura russa al Pontificio Istituto Orientale di Roma.
Promotore dell’iniziativa, che ha riscosso interesse tra i parrocchiani e non solo, è don Calogero Di Leo, parroco di Brufa e Pontenuovo di Torgiano e direttore dell’Ufficio diocesano catechistico di Perugia-Città della Pieve. Don Calogero precisa: “Noi proponiamo un’iniziativa culturale aperta a tutti coloro a cui sta a cuore un percorso letterario spirituale, al punto da travalicare gli stessi confini dell’Unita pastorale torgianese. In questo ci ‘incoraggia’ anche il governo annunciando pochi giorni fa di rintrodurre l’insegnamento del latino alle medie e di stanziare più fondi per lo studio della letteratura nelle scuole di ogni ordine e grado”.
Don Calogero, quale è l’origine e lo scopo di questa iniziativa?
“È il frutto della Lettera che papa Francesco ha pubblicato nel luglio scorso sull’importanza e sul ruolo della Letteratura nella Formazione. Lo scopo di questo seppur breve percorso all’interno della letteratura russa – uno dei pilastri mondiali della cultura – è quello di immergerci dentro le dinamiche della vita umana fatte di gioie e dolori, fatiche e speranze, desideri e attese, al fine di comprendere al meglio il senso e il destino della vita e come la parola dell’uomo sia propedeutica nello scoprire la parola di Dio e il suo disegno”.
Letteratura allora non intesa in senso accademico, ma sapienziale?
“Papa Francesco è molto chiaro in questa lettera al numero 41 ‘Confido di aver evidenziato, in queste brevi riflessioni, il ruolo che la letteratura può svolgere nell’educare il cuore e la mente (…) in direzione di un esercizio libero e umile della propria razionalità, di un riconoscimento fecondo del pluralismo dei linguaggi umani, di un ampliamento della propria sensibilità umana, e infine di una grande apertura spirituale per ascoltare la Voce attraverso tante voci’. Una letteratura non fine a se stessa, ma strumento per capire la vita. Infatti i grandi uomini e donne di cultura sono stati i nostri nonni e bisnonni che non avevano nemmeno la quinta elementare, ma capivano bene il senso e il destino della vita e sapevano come interagire con essa”.
Chi è il prof. Caprio chiamato per navigare nel mare non sempre calmo della letteratura slava?
“Per questa prima esperienza abbiamo chiesto al prof. Stefano Caprio – uno dei massimi esperti in Italia e all’estero – di iniziarci attraverso uno dei capolavori più famosi, Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov, che si inserisce perfettamente all’interno dell’anno del Giubileo che stiamo vivendo, sulla questione di Cristo e il perdono cristiano”.