Lettura: avanti adagio

UMBRIALIBRI dà l'occasione per gettare uno sguardo panoramico sul mondo dei libri in Umbria e in Italia. Compare qualche segnale di ripresa, ma molto timido

Mentre è in corso a Perugia la 12a edizione di Umbrialibri, sul tema In-umano, vale la pena analizzare qualche dato, abbastanza poco ‘sovrumano’, relativo al mondo della lettura nel nostro Paese. In Umbria, le statistiche offrono numeri di per sé promettenti: 900 titoli pubblicati all’anno, da parte di una cinquantina-settantina di editori locali. Va però subito aggiunto che, di questi, solo una trentina sono ‘editori puri’; tutti gli altri risultano semplici emanazioni di istituzioni, enti, banche, eccetera. In altre parole, sfornano libri che hanno un ritorno economico sicuro in partenza, senza dover affrontare le incognite del mercato. Il quale mercato, in tutta Italia, appare sostanzialmente stabile, con qualche timido segnale di ripresa. Durante lo scorso anno – come emerge dai dati recentemente resi noti dall’Aie, Associazione italiana editori – la quantità di lettori italiani è aumentata di un 1% scarso (0,95%). Complessivamente sono stati pubblicati 53.000 titoli, due terzi dei quali (63,5%) erano novità. In cifre, un giro d’affari di oltre 3 miliardi e mezzo di euro (3.621 milioni), con una crescita dello 0,4% rispetto al 2004, che è pochissima cosa, tenuto conto che si tratta di un margine inferiore a quello dell’inflazione. A promuovere l’acquisto di libri, e nello stesso tempo a fare spietata concorrenza alle librerie, rimangono le edicole, con i volumi allegati alle riviste. Nel 2005 questo specifico mercato ha visto un incremento di circa il 12% (11,9%), con la vendita di quasi 75 milioni di volumi. Si tratta di una crescita notevole, rispetto a quella registrata dalle vendite in libreria, ma bassa rispetto al boom negli anni 2003 e 2004, dove la crescita era oscillata tra il 40 e il 50%; di fatto, ormai in edicola i libri hanno un altro concorrente, i Dvd.In generale, gli italiani risultano dedicare un po’ più di tempo alla lettura, rispetto al 2004, ma senza esagerare: 23 milioni e 400 mila nostri connazionali affermano di aver letto ‘almeno un’ libro durante l’anno, vale a dire il 42,3% degli italiani, con quell’incremento dello 0,95% a cui si è accennato sopra. A questi si aggiungono un altro 10,8% di italiani che leggono, sì, ma solo roba leggera: libri gialli, rosa, di fantascienza, di cucina, eccetera. I lettori ‘impegnati’, quelli che divorano almeno un libro al mese, sono il 13,5% del totale (3 milioni di persone). Meglio se la cavano i bambini, nonostante gli allettamenti della Tv. Due minorenni su tre (65%), nella fascia di età dai 5 ai 13 anni, leggono anche libri non richiesti dalla scuola. Infine, gli adulti magari leggono poco o nulla, ma regalano libri ai più piccini: il 73% dei bimbi di 3-4 anni hanno ricevuto in regalo dei libri nel 2005.

AUTORE: D. R.