Rudolf Schnackenburg fa riferimento alla categoria di “mistero” per dare inizio alle sue meditazioni raccolte nel volume Dio ha inviato il suo Figlio (Queriniana, pag. 112, euro 8). Anche se oggi tanti misteri – anche della fede – si sono rarefatti, ve ne è uno che rimane con tutto il suo impegnativo bagaglio filosofico e spirituale: che cos’è l’uomo?
Da questo enigma irrisolto prende le mosse l’esegeta, che percorre tutti i testi del Nuovo Testamento relativi al mistero del Natale, e non solo i Vangeli dell’infanzia in Matteo e Luca. Viene così proposta una lettura invitante sul significato del mistero del Natale, in prospettiva teologica, per gli uomini e le donne del nostro tempo, sicuramente disincantato, ma nondimeno bisognoso di un Dio che si fa dono.
Johanna Rahner propone il manuale dal titolo Introduzione all’escatologia cristiana (Queriniana, pag. 304, euro 35). Quando si parla di escatologia, la dottrina cristiana delle cose ultime, si rischiano due errori: da una parte di presumere di sapere troppo del cielo e dell’inferno, dall’altra di restare senza parole.
L’autrice, teologa tedesca, risponde sia alle questioni fondamentali sia a domande specifiche, come per esempio quelle che vertono sulla risurrezione dell’anima e del corpo, su un’appropriata concezione del giudizio finale, sull’idea (e quale) di un inferno eterno.
Per la Rahner è di particolare rilevanza affrontare la sfida di come resti possibile, dinanzi alla morte reale e al problema irrinunciabile della giustizia, una speranza che alla fine tutto andrà bene. È questa, in fondo, a dispetto di ogni esperienza di questo mondo, la nostra brama insaziabile: il sogno che, alla fine, tutto possa trovare pienezza di compimento.
Rosino Gibellini offre la sua Meditazione sulle cose ultime (Queriniana, pag. 70, euro 5), cioè sui temi della morte e della vita eterna. In sette brevi capitoli capitoletti si affronta il discorso della morte e dell’aldilà – del giudizio di Dio, del cielo e dell’inferno – in prospettiva di fede. La dottrina dei novissimi splende come “arte di vivere per Dio e con Dio”, all’insegna della speranza, dell’amore, della misericordia.
Francesco Mariucci