L’importanza della famiglia soggetto sociale ed ecclesiale

Dall'assemblea diocesana le strategie per la nuova pastorale familiare

Tre giorni di studio e di riflessione su uno dei temi che stanno più a cuore alla Chiesa universale e, di riflesso, anche a quella locale. La ventinovesima assemblea ecclesiale della diocesi di Gubbio ha raccolto – da giovedì 20 a sabato 22 settembre presso le sale convegni del Seminario di via Perugina – oltre 150 tra sacerdoti, religiosi e laici impegnati nella pastorale parrocchiale, per parlare della famiglia, del cammino del fidanzamento e del nucleo coniugale come soggetto sociale ed ecclesiale. La famiglia resta il valore fondamentale per la gran parte delle persone e il matrimonio cristiano viene scelto in Italia dall’83 per cento dei fidanzati. Ma aumentano i segnali di disgregazione e smarrimento nelle coppie di oggi, che hanno una grande difficoltà ad esprimere un consenso matrimoniale pieno e consapevole. “Il tema della famiglia – ha spiegato il vescovo di Gubbio, monsignor Pietro Bottaccioli – è stato già altre volte al centro delle nostre assemblee diocesane e di altri appuntamenti ecclesiali”. Nel 1994, addirittura, il Censis aveva realizzato una indagine sul tema “I valori delle famiglie: realtà ed evoluzione nella diocesi di Gubbio”. Un impegno importante che la curia eugubina aveva voluto sostenere proprio per analizzare da vicino e in maniera dettagliata l’universo familiare nel territorio diocesano. Lo studio aveva già messa in allarme Vescovo e sacerdoti sulle difficoltà per le famiglie nella società di oggi, sul disorientamento e la disgregazione che colpisce molti nuclei coniugali anche nel territorio eugubino e umbertidese. E monsignor Bottaccioli, introducendo i lavori dell’assemblea diocesana, ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a riprendere anche quest’anno il tema della famiglia. Innanzitutto perché in questo senso sono arrivate le richieste degli Uffici di pastorale familiare e di pastorale giovanile, che negli ultimi tempi hanno avuto un nuovo impulso organizzativo. Poi per ricordare i vent’anni dell’esortazione pastorale “Familiaris Consortio” e per legarsi anche alla Chiesa nazionale che proprio nelle prossime settimane canonizzerà per la prima volta una coppia di coniugi. “Infine – ha aggiunto Bottaccioli – abbiamo riproposto questo tema perché c’è una fase nuova nella vita della nostra diocesi, grazie al germogliare di esperienze familiari di accoglienza e di apertura verso i bisogni e le necessità che si presentano all’esterno del nucleo coniugale”. Fabrizio e Annamaria Peccini, responsabili dell’Ufficio di pastorale familiare insieme a don Armando Minelli, hanno confermato il loro impegno diocesano, annunciando che fin dalle prossime settimane sarà necessario cominciare a lavorare nelle singole zone pastorali della comunità eugubino-umbertidese per attuare le linee operative espresse nel corso dell’assemblea. FIDANZAMENTO: ITINERARIO DI FEDELa prima giornata di lavori presso il Seminario vescovile si è concentrata sulla relazione di don Claudio Giuliodori, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana e docente di Teologia pastorale del matrimonio e della famiglia presso il Pontificio istituto Giovanni Paolo II dell’Università Lateranense di Roma. Don Giuliodori ha parlato a lungo del fidanzamento come tempo di grazia prematrimoniale se vissuto nella fede, l’unica salvezza di fronte alla relativizzazione e allo smarrimento indotti dalla società odierna. Scendendo nel concreto, il relatore ha suggerito all’assemblea ecclesiale diocesana di creare percorsi di preparazione al matrimonio che non si limitino a uno/due mesi prima delle nozze, ma possano diventare per i fidanzati una riscoperta del cammino di fede . RIPARTIRE DAL SOCIALE”Bisogna riscoprire la vera identità della famiglia, perché solo su essa e sui temi della vita i cattolici giocano le ultime sfide alla società di oggi”. Su questo aspetto è molto preparata e decisa Maria Luisa Santolini, presidente del Forum delle associazioni familiari, intervenuta alla seconda giornata di lavori dell’assemblea ecclesiale della diocesi di Gubbio. In particolare, Santolini ha approfondito proprio il ruolo della famiglia come soggetto sociale, mettendo in guardia sui rischi della debolezza di cui oggi soffre il nucleo coniugale a causa della sua eccessiva chiusura nel privato e nel particolare. Troppo spesso le famiglie sono letteralmente snobbate sia a livello legislativo, sia politico ed economico, e molte volte addirittura strumentalizzate. “Le nostre civiltà non investono per niente o non a sufficienza – ha aggiunto la presidente del Forum delle associazioni familiari – sulla famiglia e sull’enorme potenziale che questa rappresenta”. Ai presenti nell’assemblea ecclesiale diocesana, Santolini ha delineato una serie di priorità che i cristiani dovrebbero adottare per rapportarsi ai tempi. Le famiglie, innanzitutto, non devono lasciarsi travolgere dai cambiamenti pensando che siano inevitabili. Non devono cedere allo scoraggiamento e tornare invece con forza ai compiti educativi che erano peculiari del nucleo familiare. “La famiglia – precisa Santolini – non è un problema solo dei cattolici, che su questo aspetto sono quasi ghettizzati, ma di tutti coloro che governano a ogni livello”. Per questo, secondo la relatrice dell’assemblea, i cattolici devono far presenti in ogni sede politica e amministrativa i bisogni e le necessità delle famiglie. L’intervento di Maria Luisa Santolini si è concluso con la proposta di costituire anche in diocesi una consulta delle associazioni familiari che possa collaborare con enti, istituzioni e mondo della scuola alla definizione delle politiche sociali. UNA TESTIMONIANZADI VITA FAMILIAREL’ultima giornata di assemblea ha proposto ai delegati delle parrocchie la testimonianza di Domenico e Franca Palladino, coniugi della parrocchia romana di San Paolo. Una famiglia comune e normale come tante altre, che in una fase di difficoltà ha scoperto la fede profonda e l’ha adottata come proprio cammino nella vita quotidiana. E’ stato un racconto toccante che ha aiutato i presenti a capire come la santità della vita familiare sia vissuta nelle piccole e nelle grandi scelte di tutti i giorni. I risultati dei lavori di gruppo serali dell’assemblea diocesana saranno utilizzati ora dall’Ufficio diocesano di pastorale familiare per delineare una strategia operativa da attuare nelle singole zone pastorali e nelle parrocchie della diocesi.

AUTORE: Daniele Morini