Ma è proprio obbligatorio?

‘Mio cuore, tu stai soffrendo: cosa posso fare per te?’: cantando parole del genere (se non proprio queste) tempo fa mi sono presentato alla mia dottoressa Cardiologa, con un mazzo di fiori di campo in mano. La mia rotondetta dottoressa Cardiologa ha buttato nel cestino i fiori (tanto erano di campo!) e m’ha detto, secca: ‘Innanzitutto lo lasci riposare, il suo cuore. Ad esempio, evitando di mettersi a lavorare al computer dopo cena’. Da quel momento mi sono ciucciato ore e ore di televisione, in attesa di fratello sonno. La scorsa settimana, per evitare il Festival di Sanremo, mi son visto, una sera via l’altra, Rocky I, Rocky II, Rocky III. Rocky IV no: non l’hanno trasmesso Rocky V no: non è ancora in produzione. La sagra dei pugni in faccia. Un diluvio di cazzotti. Ognuno capace di abbattere un toro Miura lucido e sbavante. Nel cuore della notte mi sono sempre alzato per fare il mio dovere di buon diabetico, e il primo istinto è stato quello di guardarmi allo specchio, tastandomi la faccia alla ricerca d’un occhio otturato o del labbro pendulo. Tra le fiction m’è piaciuta ‘Sospetti’. Simpatico, quel procuratore Bartoli; fino ad ora gli sono andate tutte per traverso, ma il vento dovrebbe essere cambiato, nella puntata andata in onda ieri sera, quando questo giornale già odorava d’inchiostro. Simpatico. Al punto che ho preso anch’io a radermi come lui, ogni cinque giorni, invece che ogni giorno, come facevo da quando, nella notte dei tempi, apparve sulle mie guance il primo pelo. Però m’ha dato fastidio: la facilità con la quale Bartoli va a letto con il suo sostituto Procuratore, un magistrato bravo quanto lui, ancorché di sesso femminile. E anche il ragazzo che Bartoli ha tirato fuori dai guai, facendone il proprio autista, va a letto con la sua ‘fidanzata’ la sera del giorno che l’ha conosciuta. Per non parlare del suo nemico mortale, il truce avv. Manzi; il quale, con la donna che, cordialmente ricambiata, cordialmente lo odia, ci va a letto anche lui, subito, appena si rende conto che quell’odio è doc, ma nel primo pomeriggio: i cattivi – si sa – spesso sono anche impazienti. Bartoli poi ha un implume nipotino acquisito, la sua ‘fidanzata’ ha una figlioletta naturale implume anche lei: appena potranno, – c’è da giurarlo – si accomoderanno anche loro due.Domanda: ma è proprio obbligatorio? L’altro ieri era proibito, ieri era permesso, oggi sembra obbligatorio. Cattolici compresi? È vero che il Concilio, mettendo sullo stesso piano quello che una volta veniva chiamato il ‘fine primario del matrimonio’ (la procreazione) e quello che veniva chiamato il ‘fine secondario’ (la reciproca donazione), ha fatto della comunicazione sessuale un linguaggio, ma il giorno che questo linguaggio sarà intercambiabile con le quattro chiacchiere al bar, vorrà dire che avremo toccato il fondo. O lo stiamo già toccando? E, si può fare qualcosa?

AUTORE: Angelo M. Fanucci