Presentato in Arcivescovado, per la prima volta, il programma della Marcia della Pace PerugiAssisi 2025. L’arcivescovo Ivan Maffeis: “la preghiera parte di questo cammino”
La veglia interconfessionale in cattedrale con padre Francesco Patton, già Custode di Terra Santa, e il sindaco di Betlemme Maher Nicola Canawati
“La Marcia della Pace di domenica 12 ottobre è un tassello di un percorso, di un cammino fatto di tante esperienze, di tanti appuntamenti, di incontri, soprattutto con le scuole, con le università, che raccontano la disponibilità e la partecipazione di tanti giovani a non restare indifferenti rispetto a quello che accade, impegnandoli concretamente per la pace”.
Così l’arcivescovo Ivan Maffeis ha aperto la conferenza stampa di presentazione dei numerosi eventi caratterizzanti l’edizione 2025 della Marcia della Pace Perugia-Assisi di domenica prossima 12 ottobre, conferenza tenutasi – per la prima volta – nel palazzo arcivescovile del capoluogo umbro, a cui hanno partecipato diversi rappresentanti di istituzioni civili e religiose e di organizzazioni facenti parte del Comitato promotore della Marcia tra cui la stessa Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve.
Gli intervenuti alla conferenza stampa di presentazione della Marcia della Pace
Tra gli intervenuti il presidente della Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, Flavio Lotti, l’assessore regionale con delega alla pace e alla cooperazione internazionale, Fabio Barcaioli, il presidente della Provincia, Massimiliano Presciutti, i sindaci di Perugia, Vittoria Ferdinandi, di Assisi, Valter Stoppini, e di Bastia Umbra, Erigo Pecci, ma soprattutto, come ha evidenziato lo stesso Lotti, i rappresentanti delle donne e degli uomini che organizzano la Marcia, le giovani e i giovani Costruttori di Pace e gli organizzatori delle iniziative culturali collegate alla PerugiAssisi.
La preghiera per la pace si fa appello alla comunità internazionale
“Come credenti – ha proseguito l’arcivescovo Maffeis – sappiamo anche quanto la preghiera faccia parte di questo cammino, preghiera che aiuta ad entrare in sé stessi, a lasciare spazio al dramma di chi ormai non ha più nemmeno voce, di chi è esposto quotidianamente alla violenza… La preghiera, mentre aiuta a non arrendersi a questa disumanità, si fa voce, si fa adorazione al Signore, al Principe della Pace, e si fa appello alla comunità internazionale perché intervenga e spezzi questa logica delle armi, spezzi la tragedia della guerra”.
La veglia di preghiera interconfessionale la sera della vigilia della PerugiAssisi
“È con questo spirito – ha annunciato monsignor Maffeis – che quest’anno abbiamo pensato di organizzare una veglia di preghiera interconfessionale in cattedrale, sabato sera 11 ottobre (ore 21.00, n.d.r.), giorno della vigilia della Marcia della Pace.
Avremo due testimonianze, quella del francescano padre Francesco Patton, che per una decina di anni, fino allo scorso giugno, è stato Custode di Terra Santa, che conosce bene il Medio Oriente, e del sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati.
Daremo voce a qualcuno che quotidianamente è testimone di una situazione che sta vivendo la Terra Santa, testimone anche di quell’esodo che vede andarsene chi può. Ormai la presenza dei cristiani in Medio Oriente è ridota ad un lumicino”.
La preghiera interconfessionale si aprirà nel chiostro di San Lorenzo dove saranno accolti i partecipanti che entreranno in cattedrale da piazza Danti, dopo aver attraversato piazza IV Novembre “con una piccola fiaccolata in silenzio, quasi a fare memoria delle tante vittime dei conflitti e delle guerre”, ha precisato monsignor Maffeis.
Mettere insieme sensibilità diverse, la prima ricchezza
“È questo un piccolo segno, un tassello di quel cammino – ha spiegato l’arcivescovo – verso la pace che mette insieme sensibilità diverse. E questa è la prima ricchezza, perché, attorno a determinati valori, è importante che ciascuno possa portare quel contributo derivante dalla propria cultura, dalla propria fede dove ci si trova insieme attorno a ciò che è essenziale”.
Preghiera per la pace nel giorno della memoria di apertura del Concilio Vaticano II
L’arcivescovo Maffeis, nel concludere, ha ricordato che “papa Leone XIV ha chiesto che proprio sabato sera 11 ottobre ci sia in tutte le parrocchie delle diocesi una preghiera per la pace. Sabato è la memoria del giorno di apertura del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962, n.d.r.), Concilio che anche sul tema della pace e della mondialità ha speso più di un documento”.
L’Arcivescovado, una casa aperta come la Marcia della Pace
Flavio Lotti, nel prendere la parola, ringraziando monsignor Maffeis e la Chiesa diocesana per il coinvolgimento diretto nell’organizzazione della PerugiAssisi, non ha esitato a precisare: “Credo che questa conferenza stampa della Marcia è la prima volta, da 64 anni, che viene accolta dentro a questa che è la casa della comunità cristiana. È molto bello che questo avvenga accogliendo tutti, credenti e non credenti, una casa aperta come è la Marcia della Pace”.
La Marcia delle bambine e dei bambini per la pace nel ricordo di papa Francesco
Lotti ha poi dato la parola a una rappresentanza di donne e di giovani “protagonisti” dell’organizzazione del programma molto nutrito e variegato di eventi in preparazione e in continuazione della Marcia della Pace, oltre ai rappresentanti politici presenti.
Il presidente Lotti, nell’illustrare il programma con “tanti elementi ed eventi”, si è soffermato sulla novità di quest’anno, la “Marcia delle bambine e dei bambini per la pace” (dai 3 ai 12 anni di età) da Bastia Umbra ad Assisi, circa 3mila provenienti da tutta la Penisola che si metteranno in cammino domenica mattina 12 ottobre insieme gli adulti.
Diamo il calcio di inizio al movimento delle bambine e dei bambini per la pace
“Sono parole importanti anche nell’ordine in cui vengono pronunciate – ha commentato Flavio Lotti –, perché le ha usate così papa Francesco il 25 maggio dello scorso anno, quando, nello stadio Olimpico, davanti a 50mila bambini venuti da tutto il mondo, ha detto: ‘Diamo il calcio di inizio al movimento delle bambine e dei bambini per la pace’.
Questa marcia sarà una tappa di questo movimento che viene alimentato da tantissime maestre e maestri delle scuole del nostro Paese.
Facciamo questa marcia non perché ci piace fare le adunate, ma perché papa Francesco ci ha invitato a tornare a riascoltare, a rimparare dalle bambine e dai bambini, a cominciare da come si fa la pace dopo che si è litigato, perché loro lo sanno. Gli adulti hanno smesso di farlo”.
Papa Francesco, lo ricordiamo, insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, inviò un suo messaggio alla PerugiAssisi 2021, edizione della Marcia dedicata al tema ‘La cura come nuovo nome della pace’.
Riccardo Liguori










