“Mettiti al servizio” per la mensa diocesana

Campagna di sensibilizzazione per il volontariato

La Mensa diocesana è nata come gesto concreto di solidarietà della nostra Chiesa locale al termine dell’Assemblea ecclesiale 1994. Il progetto iniziale prevedeva che fosse portata avanti grazie all’opera generosa di volontari appartenenti a parrocchie e a gruppi ecclesiali della diocesi, ed in un primo momento sono stati attivati tre giorni per l’erogazione dei pasti (lunedì, mercoledì e sabato). Il progetto prevedeva inoltre che questa attività fosse progressivamente potenziata nel corso del tempo per riuscire a coprire almeno i giorni feriali della settimana, ma dopo vari esperimenti, anche in collaborazione con il Comune di Città di Castello, siamo riusciti dal ’96 ad attivare soltanto un altro giorno, il venerdì, raccogliendo, con fatica, volontari di varie provenienze. La situazione attuale tuttavia desta molte preoccupazioni, in quanto, oltre a scemare le prospettive di potenziamento del servizio, si teme di non riuscire a portare avanti quest’opera diocesana, a causa del progressivo assottigliamento, per vari motivi, dei gruppi di volontari “della prima ora”, che non hanno avuto un ricambio fisiologico dei loro membri. Per questo la Caritas diocesana ha deciso di lanciare l’ennesimo appello ai parroci della diocesi, attraverso un manifesto dal titolo “Mettiti al servizio”, che evidenzia in modo coinciso l’iniziativa, accompagnato da una circolare che spiega nel dettaglio l’impegno e le mansioni richieste agli eventuali volontari, che si riducono poi essenzialmente a tre: preparare la tavola, in quanto la preparazione dei pasti è realizzata da una persona addetta a tale mansione, servizio a tavola e riordino dei locali mensa e cucina. Siamo convinti che l’obiettivo di proseguire e potenziare questo servizio davvero alla portata di tutti, di cui beneficiano non soltanto immigrati e poveri di passaggio, ma anche nostri concittadini, sia pienamente raggiungibile, se ognuno sente propria quest’opera della diocesi e vede in essa uno strumento pedagogico prezioso per l’evangelizzazione e la testimonianza della carità. Come afferma il Papa nella Novo millenio ineunte: “E’ l’ora di una nuova ‘fantasia della carità’, che si dispieghi non tanto e non solo nell’efficacia dei soccorsi prestati, ma nella capacità di farsi vicini, solidali con chi soffre, così che il gesto di aiuto sia sentito non come obolo umiliante, ma come fraterna condivisione (NMI, 50).

AUTORE: F.B.