Minima carità squisita

Il nostro ideale di maldestri seguaci di Cristo è quello di contribuire alla nascita di un mondo di relazioni ricche e feconde, un mondo in cui la carità, la tensione ad amare come Dio ama, costituisca la trama, e la responsabilità, l’impegnarsi come se Dio non esistesse, ne sia l’ordito. A tutti i livelli. Compresi quelli minimi. Sentite cos’è capitato a me. Sono nell’anticamera di uno studio medico. Rapido come un giovane manager del terzo millennio, bello come un Apollo da Belvedere, entra il giovane medico. Buon giorno, buon giorno. ‘Dottore, posso usare un momento il bagno?’. ‘Come no!?’. Sto invecchiando, e la mira, in bagno, vacilla. Capita a tutti i vecchi. Ricordate la storiella di quel cardinale di altri tempi, che, a caccia, in Maremma, aveva scaricato il fucile contro una fila d’anatre selvatiche che volava a due metri un palmo d’altezza, e non ne aveva beccata nemmeno una, e cominciò a berciare e a sbattere a terra il fucile, e a maledire la sorte, gridando: ‘Non ci acchiappo più!!’, e il servo che lo accompagnava inutilmente cercava di calmarlo, e lui durò più di mezz’ora, e nel frattempo il cielo si rannuvolò, e (mentre lui continuava a sbraitare: ‘Non ci acchiappo più!!’) un fulmine cadde dal cielo, e centrò in pieno il servo, e un vocione robusto e profondo, tipo I Dieci Comandamenti di Cecil B. De Mille, rilanciò: ‘Non ci acchiappo più nemmeno io!!’: ricordate? Difetto di mira. Capita Ne soffro anch’io. E così nel bagno del mio dottore, involontariamente ma senza ombra di metafora, ho fatto pipì fuori del vaso. Ovviamente l’ho asciugata subito, puntigliosamente, ancorché con mezzi di fortuna; ma quando, uscito dal bagno, sono entrato nello studio ho sbarrato gli occhi: il mio liquido organico (maledetta la moderna muratura, che si limita ad appoggiare sul pavimento le pareti divisorie!) era penetrato fino ai piedi del giovane allievo di Ippocrate. Ho provato a fischiettare per ostentare indifferenza: sfiatavo come un Pannella doc. Ma il mio giovane dottore m’ha anticipato, con la sicurezza di un Nesta sul centravanti della Primavera: ‘Ma guarda un po’ questa benedetta donna! Anche stamattina non ha asciugato bene l’acqua sul pavimento!’, e s’è messo ad asciugarla lui. L’ho guardato in silenzio, con occhi tenerissimi, liquidi. Avrei pianto di commozione, se non avessi temuto il riflusso di ulteriore liquido organico dallo studio al bagno. Carità squisita, togliere d’imbarazzo un vecchio tiratore scelto ormai in disarmo. La donna non aveva asciugato l’acqua, perché abitualmente veniva più tardi. E poi quella non era acqua. Carità minima, ma squisita.

AUTORE: Angelo M. Fanucci