Momenti Cruciali

Santa Maria degli Angeli. Nel cuore del francescanesimo la Porziuncola e il suo museo

Visitando le bellezze storico-artistiche e spirituali disseminate nella nostra terra umbra, non passa inosservata la maestosa struttura basilicale di Santa Maria degli Angeli, situata a pochi chilometri dalla città serafica. Al centro di essa, troviamo il vero cuore, la Porziuncola, che da ottocento anni parla di san Francesco e dell’inizio della sequela dei primi compagni. A fianco della basilica il Museo della Porziuncola contiene innumerevoli opere d’arte che narrano i tempi e la grandezza di questo luogo in cui Francesco ha vissuto i momenti cruciali del suo cammino di conversione e totale abbandono nelle mani di quel Gesù che assimilò interamente nella sua carne. Con padre Rosario Gugliotta parliamo del Museo della Porziuncola. Qual è l’origine del museo? ‘È nato negli anni Venti, quando alcuni frati, per evitare la dispersione di alcune opere d’arte dimenticate, pensarono di dare vita ad una collezione e da ciò ne è nato un primo nucleo. Come sede fu scelto il Conventino quattrocentesco, la parte di questo sopravvissuta alla costruzione della grande basilica, che consiste nel refettorio, parte della cucina ed alcune celle al piano superiore. I frati furono aiutati nel loro lavoro di risistemazione dal canonico Sigismondo Spagnoli. Nel corso degli anni, il Museo, pur rimanendo nella sede originaria, ha subito varie trasformazioni; infatti, in seguito ai danni del terremoto del 1997 e in vista dell’evento giubilare si è reso necessario intervenire nei locali che fin dal 1924 ospitavano la raccolta di opere d’arte del santuario. Il Museo, parte integrante del percorso dei pellegrini che dalla Porziuncola, al Transito, alla cappella delle Rose visitano le memorie di san Francesco, offre una sosta di maggior comprensione di questi luoghi avvalendosi di documenti di archivio, plastici e ricostruzioni grafiche. Con la disposizione del 2000 si è scelto di non esporre tutte le opere, ma solo alcune, inserendole in un percorso cronologico che il visitatore effettua nel Museo’. Quali sono le opere più significative esposte in questo museo? ‘Il percorso inizia da una prima sala prefrancescana, dove si trova un plastico che riproduce la situazione di Assisi al tempo di san Francesco con dei reperti precedenti, mentre la seconda custodisce le opere più importanti. Tra queste, vi è il Crocifisso di Giunta Pisano (1236), che raffigura il Cristo che pende senza vita dal legno della croce; la Pala del Maestro di San Francesco (XIII secolo) raffigurante il Santo. È probabile che quest’ultima fosse esposta su un altare all’interno della cappella del Transito, luogo dove Francesco morì la sera del 3 ottobre 1226. Di seguito, sono esposti: la Tavola del Cimabue, (XIII secolo) con l’immagine di san Francesco e i due reliquiari trecenteschi di Pietro il Teutonico. Nella sala successiva si trova il pregevole dossale con l’Incoronazione della Vergine di Andrea della Robbia, realizzato intorno al 1475 ed una vetrina con tessuti tipici del ‘400; successivamente sono raccolte numerose testimonianze relative all’immagine di Maria nella Porziuncola, la più notevole delle quali è la Madonna del Latte’. Le opere, dunque, raccontano la storia di questo santuario, ma lo stesso museo è parte di quella storia”Il Museo è inserito nel percorso del santuario; non vi è un biglietto d’ingresso, ma chi vuole, può lasciare un’offerta libera dopo averlo visitato. Il pellegrino può ripercorrere la presenza dei frati e la storia di questo luogo che è la culla dell’Ordine francescano. Nel percorso è possibile visitare il Convento quattrocentesco o di San Bernardino da Siena, dove sono accolte in vari periodi dell’anno diverse mostre temporanee a tema francescano. Vi sono anche due grandi sale di fronte al Museo che sono destinate a mostre d’arte sacra contemporanea. Inoltre, è a disposizione del Museo l’antico refettorio con circa 200 posti, che viene utilizzato per convegni o manifestazioni culturali’. Il museo ospita anche delle mostre? ‘Dal 9 settembre al 5 ottobre sono state esposte le opere di due frati belgi: Rik Van Schil ofm, scultore e Geroen de Bruycker ofm, pittore. La mostra è stata realizzata in concomitanza con il Capitolo generale che si è svolto dal 14 settembre al 2 ottobre. Altre iniziative sono in programma per il prossimo anno’.

AUTORE: Ombretta Sonno