Mons. Paglia chiamato ad alto incarico a Roma

Mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni, Narni e Amelia, aveva appena programmato di svolgere una visita pastorale in diocesi, invece è stato chiamato a Roma, nel prestigioso e delicato ufficio dedicato alla famiglia a livello internazionale. È il Pontificio consiglio per la famiglia, che ha appena celebrato il suo settimo Incontro mondiale a Milano ed ha annunciato il prossimo che si terrà nel 2015 a Filadelfia. Il fatto in sé ha una grande importanza, data la problematica attuale che riguarda la famiglia in tutte le nazioni del mondo e dati i molteplici aspetti di questa fondamentale realtà umana, sociale ed ecclesiale.

La chiamata di Paglia a questo incarico ha anche un risvolto curioso e interessante per essere stato dato al Pastore successore di san Valentino, scelto a livello diocesano e poi mondiale come patrono dell’amore e degli innamorati con progetti esplicitamente sponsali. Mons. Paglia si è molto prodigato per sviluppare il tema della sponsalità e della fedeltà coniugale, con un assiduo insegnamento e con varie manifestazioni, come detto in altre pagine de La Voce odierna e ampiamente documentato in questo stesso settimanale regionale durante i dodici anni di episcopato di mons. Paglia.

Ma c’è anche un altro fatto curioso e interessante, ed è la “successione” al card. Ennio Antonelli, umbro, originario della diocesi di Todi (confinante con Terni) e amico fraterno, che ha svolto il suo principale ministero presbiterale ed episcopale in Umbria, prima a Gubbio poi a Perugia, per essere poi nominato segretario generale della Cei. Un uomo molto popolare anche per la sua personalità aperta, carica di ottimismo e buon umore, espresso dal sorriso che non viene mai meno nel suo volto sereno, ed esprime una squisita e profonda spiritualità.

Mons. Paglia porterà nel cuore della Santa Sede un soffio di vita vissuta nell’esperienza concreta dei molti incontri che ha realizzato nelle sue molteplici attività a Roma, nella Comunità di Sant’Egidio, a contatto con i poveri negli incontri internazionali, ecumenici ed interreligiosi. Potrà portare nelle indicazioni pastorali della Sede apostolica i fermenti di una società in crisi ed in veloce evoluzione, che Paglia ha potuto conoscere nei suoi numerosi viaggi.

Un aspetto che nei commenti non è stato messo in evidenza è la sua attività di scrittore e commentatore di testi della Bibbia. Basti ricordare il libro dei Salmi, commentati e proposti in brevi meditazioni, i commenti ai Vangeli della domenica, il libro sulla storia della povertà, In cerca dell’anima, Lo spirito di Assisi, e l’ultimo – edito da Piemme, scritto con Franco Scaglia – intitolato Cercando Gesù, un bel libro che ha anche ricevuto un premio. Qualcuno su un giornale ha scritto che, con la partenza del vescovo Paglia, una luce comunque si spegne in Umbria. Noi sappiamo che nella Chiesa la luce si diffonde e non si perde.

AUTORE: E. B.