Mostra ad Assisi: “Giordania: alba del cristianesimo”

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La mostra ad Assisi (Foto Manuela Acito)

Una novantina di reperti provenienti da 34 siti archeologici giordani sono in mostra dal 4 luglio – e fino al 3 agosto – nel palazzo di Monte Frumentario ad Assisi. Provengono dalla Giordania e testimoniano la ricchezza del patrimonio culturale cristiano del Paese.

Giordania: alba del cristianesimo, mostra ad Assisi

“Giordania: alba del cristianesimo”, curata dal direttore Eyad AlKhzuz, dopo il grande successo del suo debutto in Vaticano lo scorso febbraio e marzo, ora fa tappa ad Assisi per valorizzare alcuni dei più importanti luoghi sacri e per richiamare l’attenzione sull’importanza del turismo religioso nel paese giordano.

Le parole del ministro del turismo giordano Lina Hannab

“La Giordania è quel Paese che conoscete e riconoscete dagli insegnamenti della Bibbia – ha detto il ministro del Turismo e delle Antichità della Giordania, Lina Hannab in occasione della presentazione della mostra ai giornalisti ad Assisi – per poi ricordare che anche è la ”terra della pace e dell’armonia” e “terra che ospita il fiume Giordano”.

“Assisi occupa un posto speciale nel cuore dei giordani – ha sottolineato – Nel 2019, Sua Maestà il Re Abdullah II ha ricevuto proprio qui la Lampada della Pace, in riconoscimento del suo costante impegno per la pace, la dignità e l’armonia interreligiosa, valori profondamente sentiti dal popolo giordano e incarnati dallo stesso san Francesco”.

Riferendosi poi all’occasione del Giubileo della Speranza il Ministro ha sottolineato come la partecipazione della Giordania a questo momento storico riafferma il “suo messaggio spirituale senza tempo e il suo ruolo essenziale all’interno della Terra Santa. Il Regno è infatti uno dei luoghi più significativi al mondo per il patrimonio cristiano e il pellegrinaggio. Ha accolto importanti eventi religiosi, tra cui la visita del compianto Papa Francesco nel 2014, durante la quale si recò al Sito del Battesimo sul fiume Giordano e lodò la Giordania come simbolo di convivenza e di pace nella regione”.

Il messaggio di pace per la Palestina e Gaza

Sottolineando il “messaggio di pace” che vuole mandare la Giordania, sono stati ricordati “la città sorella di Assisi, Betlemme in Palestina, e tutti i palestinesi che stanno sopportando la durezza dell’occupazione”. “Oggi, più che mai, in Palestina e a Gaza, hanno bisogno delle nostre preghiere e del nostro sostegno per ottenere la pace”, ha detto Hannab.

Le tappe del percorso espositivo

Elementi in pietra, marmo, monete di varie epoche, lanterne, croci in metallo, lapidi e mosaici. Il percorso della mostra inizia con le acque sacre del Sito del Battesimo, Betania oltre il Giordano, dove Gesù Cristo fu battezzato da Giovanni Battista sulla riva orientale del fiume – un luogo di immensa forza spirituale, inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità Unesco. Da lì il viaggio di fede prosegue fino al Monte Nebo; alla chiesa di Nostra Signora del Monte ad Anjara, legata al passaggio della Sacra Famiglia; a Tell Mar Elias, ritenuto luogo natale del profeta Elia; e fino ai ventosi altipiani di Macheronte, la fortezza dove Giovanni Battista fu imprigionato e martirizzato.

La mostra si inserisce in un’iniziativa globale per condividere con il mondo l’eredità cristiana della Giordania, un invito al pellegrinaggio, alla riflessione e all’incontro spirituale.

M. A.

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