Terremoto di Spina: esasperati gli abitanti con le case lesionate

Dal 2009 gli abitanti di Spina ancora attendono che si sblocchino i fondi per la ricostruzione delle loro case distrutte
Il centro storico di Spina transennato e ancora inagibile per i suoi abitanti

Sono esasperati gli abitanti della Media Valle del Tevere colpiti dal terremoto del 15 dicembre del 2009. Vi furono ben 869 ordinanze di inagibilità di cui 564 nel solo comune di Marsciano, le altre nei comuni di Collazzone, Corciano, Deruta, Fratta Todina, Magione, Monte Castello Vibio, Panicale, Perugia, Piegaro, San Venanzo e Torgiano. Da quattro anni aspettano un aiuto per la ricostruzione ma la cosa che più li esaspera è l’incertezza e l’essere trattati diversamente dai terremotati umbri del 1997 e da quelli dell’Aquila. La  lettera di un cittadino esprime la delusione e la rabbia di cittadini stanchi di promesse non mantenute e angosciati all’idea che se il Governo non provvederà ora, a causa delle prossime elezioni, dovranno aspettare mesi, forse anni prima che venga presa una decisione. Nei giorni scorsi, infatti, sembrava cosa fatta l’inserimento nel cosiddetto decreto “Spending review” dello stanziamento di 45 milioni dal Fondo nazionale di Protezione civile a favore della ricostruzione pesante a Marsciano. Nel decreto del Governo però non è stato inserito l’emendamento concordato tra le istituzioni locali e parlamentari. La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, ha scritto a Mario Monti criticando pesantemente il mancato rispetto degli accordi da parte del Governo, mentre il sindaco di Marsciano Alfio Todini si è rivolto direttamente al Presidente della Repubblica chiedendo un suo personale intervento. Nella lettera Todini ricorda i “circa 600 cittadini” lasciati senza abitazione dal terremoto che “fortunatamente non ha provocato vittime”, fa presente l’inizio della ricostruzione leggera “la cui conclusione, entro l’anno in corso, riconsegnerà la propria abitazione a circa 150 famiglie” e sottolinea che a parte “un primo stanziamento di 15mln di euro per le spese di emergenza e i successivi 3 (per le annualità 2011/2012) nulla più è stato riconosciuto”. A questo si aggiunge, ricorda il Sindaco, anche il “capitolo assurdo” dell’Imu da cui i cittadini umbri non sono esentati mentre lo sono quelli di altre regioni in situazioni analoghe. Intanto per lunedì 16 luglio il Partito Democratico di Marsciano ha indetto una manifestazione di protesta per chiedere “al Governo nazionale di rispettare la parola data”.

AUTORE: Maria Rita Valli