Musica degna del Patrono

BASILICA SANT’UBALDO. Lanciata una pubblica sottoscrizione per l’acquisto di un nuovo organo
Il progetto del nuovo organo
Il progetto del nuovo organo

Per onorare al meglio il patrono sant’Ubaldo e rendere più solenni le cerimonie che si svolgono nella basilica che ne custodisce le spoglie, il rettore mons. Fausto Panfili ha lanciato una sottoscrizione per l’acquisto di un organo degno del luogo, più potente dell’attuale.

“Quella di uno strumento musicale adeguato al ruolo della basilica – ha dichiarato – è un progetto che coltivo, insieme a don Stefano. fin da quando sono stato nominato rettore, e del quale ho fatto partecipe il maestro Renzo Menichetti, direttore della Cappella musicale del duomo e del coro Cantores beati Ubaldi”.

L’idea ha cominciato a prendere consistenza, e nei giorni scorsi la soluzione è apparsa a portata di mano: “Abbiamo saputo da esperti – prosegue – che una ditta specializzata di Padova aveva a disposizione un organo tedesco che poteva fare al nostro caso: si tratta di uno strumento di ottima qualità costruito nel 1956 da Emanuel Kemper, noto organaro di Lubecca, con due tastiere di 56 note e pedaliera di 30 note, per un totale di 996 canne e 14 registri”.

È stato effettuato un sopralluogo a Padova, con Renzo Menichetti e l’organista Eugenio Becchetti. Ne è uscita confermata la convinzione di avere a disposizione quanto si cercava, a un costo non eccessivo: 30 mila euro. “Per mettere insieme la cifra – continua mons. Panfili – abbiamo deciso di sollecitare la sensibilità degli eugubini e dei devoti del Patrono, abbinando ciascuna delle circa mille canne a un contributo di 30 euro; in fondo, un piccolo sacrificio per onorare sant’Ubaldo”.

Le risposte stanno arrivando. Le sottoscrizioni si possono effettuare in basilica, o sul conto corrente postale n. 1014903833 intestato a: Santuario Sant’Ubaldo – Diocesi di Gubbio, 06024 Gubbio (Pg), o tramute bonifico bancario: IT 83 A 02008 38484 000040721691, indicando sempre come causale “Costruzione nuovo organo”.

Le operazioni stanno andando avanti consultando, oltre a Comune e diocesi, anche la Soprintendenza, per trovare una collocazione all’interno della basilica che consenta di armonizzare le diverse esigenze nel rispetto della tutela del luogo, un monumento di primaria importanza.

Va ricordato che da qualche anno a questa parte, per iniziativa del maestro Menichetti, e grazie alla collaborazione della Fondazione Cariperugia, sono stati recuperati diversi organi tra cui quelli delle chiese della Piaggiola, di San Francesco, di Santa Maria e San Giovanni.

AUTORE: Giampiero Bedini