Nel gioco si incontra Gesù

Sono 30 i bambini che partecipano al "Campo insieme 2004" organizzato dalla comunità delle Volontarie del Vangelo

p align=”justify”Anche questa estate è iniziato il “Campo insieme 2004” organizzato dalla comunità delle Volontarie del Vangelo presso l’oratorio Don Bosco in Gubbio. Circa trenta bambini dai sette ai dodici anni partecipano alle attività programmate con gioia e divertimento per passare un’estate (speriamo) un po’ diversa dalle altre. Seppur sia stato concepito come intrattenimento ludico, nel “Campo” non mancano momenti di riflessione cristiana che, seppur brevi nella durata, sono sicuramente densi di significato. Per quanto concerne i giochi, i bambini possono sbizzarrirsi in tutti i modi possibili: dai giochi da tavola al pallone, dal salto con la corda alla consueta realizzazione di suppellettili e oggetti vari in creta o legno. Riguardo all’approccio con Gesù, esso si concentra principalmente nella prima mezz’ora della mattinata durante la quale, in cappella, si canta, si prega e si spiega, a grandi linee, il concetto fondamentale del brano del Vangelo letto. L’insegnamento all’Amore, invece, caratterizza tutta la giornata: soprattutto quando si rimproverano i bambini perché fanno i capricci, spiegando loro l’errore e dando il buon esempio o ancora quando, dopo un litigio, si fa far loro la pace tentando di trasmettergli il significato delle parole “perdono” e “tolleranza”. Importanti, anche se non frequenti, sono le giornate improntate intorno alla vita di alcuni santi, come quella in cui si è parlato di santa Maria Goretti: un esempio di vita e d’amore che sicuramente è stato assimilato dalla maggior parte dei bambini. Per l’occasione, fondamentale è stata la presenza del vescovo mons. Pietro Bottaccioli che ha saputo attirare l’attenzione anche dei più piccoli regalando loro l’immagine di una Chiesa attiva e sempre più presente nel quotidiano. Spesso i bambini rivolgono agli animatori domande sul come e sul perché queste meravigliose persone siano diventate santi. La domanda è in sé semplice e complessa, ma essi cercano sempre di rispondere chiaramente, in modo che anche i più piccoli possano cogliere il significato più profondo delle cose e farne tesoro per la propria vita.

AUTORE: Eduardo Pifarotti