Norcia. Entro fine anno riapre la basilica di San Benedetto

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I lavori alla basilica di San Benedetto a Norcia
I lavori alla basilica di San Benedetto a Norcia

I lavori alla Basilica di San Benedetto a Norcia, simbolo del sisma 2016, procedono spediti. Nei giorni scorsi mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, e l’ing. Paolo Iannelli, responsabile unico del procedimento per il recupero della chiesa, hanno effettuato un ulteriore sopralluogo al cantiere, in capo al ministero della Cultura. Si sta procedendo alla pavimentazione dell’aula liturgica, in marmo con un motivo centrale in cotto; la zona del presbiterio è stata già definita e presenterà – nell’altare, nell’ambone e nella sede – delle immagini che richiamano la vita dei santi Benedetto e Scolastica; il rosone della facciata è stato completamente scoperto; i portoni di ingresso sono in restauro; i corpi illuminanti sono stati definiti; manca solo il restauro degli altari laterali (lavori già affidati).

La basilica di San Benedetto di Norcia sarà riaperta entro l’anno, forse a ottobre

C’è ottimismo nel poter dedicare, e quindi riaprire al culto, la Basilica entro l’Anno santo della Speranza, come più volte auspicato. Sarebbe ancor più bello poterlo fare in concomitanza del nono anniversario del terremoto, che è il 30 ottobre. Al di là della data, che sarà comunicata con tempestività una volta definita, la macchina organizzativa è già in movimento. Si sta ragionando su due momenti distinti: uno di carattere tecnico-scientifico da tenere il giorno prima della dedicazione e nel quale esporre il grande lavoro di recupero e restauro effettuato; una prettamente religiosa che prevede la dedicazione della chiesa da parte dell’arcivescovo Boccardo e alla quale verranno invitati i Vescovi umbri, gli Abati benedettini, i presbiteri diocesani, le autorità e soprattutto il popolo di Dio.

Durante i restauri scoperta una nicchia affrescata

Durante i lavori sono emerse anche delle belle sorprese. Il crollo parziale del muro di confine con il convento ha fatto emergere, in prossimità della facciata, una nicchia affrescata; nella cripta sono venute alla luce delle belle decorazioni alle pareti; ma soprattutto nella sa- crestia è emerso un ciclo pittorico, “Crocifissione e Santi”, della seconda metà del ‘400.

Il sisma del 2016 ha fatto crollare l’80% della chiesa

Gli affreschi erano nascosti dietro il mobile della sacrestia, smontato per il restauro. Il terremoto del 24 agosto 2016 aveva prodotto un danneggiamento della Basilica diffuso ma non grave. La scossa del 30 ottobre 2016, invece, ha fatto crollare l’80% della chiesa: era rima- sta miracolosamente in piedi la facciata, con il prezioso portale gotico, decorata con le statue di san Benedetto e santa Scolastica, e parte dell’abside.

I finanziamenti per la ricostruzione della basilica di San Benedetto

Per la ricostruzione della Basilica sono giunti finanziamenti dalla Commissione Europea (sei milioni), dal commissario straordinario sisma 2016 (4 milioni), dallo sponsor tecnico Eni s.p.a. (5 milioni). Il percorso per la ricostruzione, il restauro e il recupero della basilica si articolato in quattro fasi: attività di messa in sicurezza della struttura, cantierizzazione e svolgimento delle indagini preliminari; concorso di progettazione; progettazione dell’intervento; esecuzione dei lavori, avviati ufficialmente il 16 dicembre 2021 ed effettuati dalla ditta Costruzioni Barozzi S.p.a.

La soddisfazione dell’arcivescovo Boccardo per la ricostruzione della basilica

La notizia più significativa, al di là degli aspetti tecnici, storici e artistici, pur importanti, è che si riconsegna alla comunità di Norcia un edificio sacro, il primo entro le mura antiche. Chiaramente soddisfatto è mons. Boccardo: “Il risultato che stiamo per celebrare – afferma – è la prova della capacità dell’essere umano di fare rete, di risollevarsi, di tornare a sperare, di guardare in alto e, con la forza di questo sguardo, tornare verso la terra e porre tutta l’intelligenza, la maestria, la fantasia e l’impegno al servizio di un comune riscatto, per risollevare insieme alle mura delle case, dei luoghi di lavoro e delle chiese, anche il morale delle persone e delle comunità e risvegliare in esse la gioia di vivere”.

Francesco Carlini

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