Nuove attività di solidarietà della Caritas sul territorio

Ambulatorio medico gratuito e centro di formazione per categorie deboli

Terni città solidale, aperta e disponibile a prestare attenzione e aiuto alle esigenze dei più bisognosi. Solidarietà rivolta sia alla realtà sociale della città, legata oggi in particolare al problema dell’immigrazione e dell’emarginazione, sia alle diverse realtà di paesi lontani e delle missioni in essi presenti e legate alla diocesi. Proprio nei giorni scorsi, in occasione dei due anni di attività della mensa diocesana S.Valentino sono stati inaugurati altri due servizi, che l’associazione S.Martino della Caritas diocesana, ha avviato: l’ambulatorio medico gratuito e il centro di formazione per categorie deboli. Strutture che intendono essere di supporto alle esigenze di coloro che per vari motivi, da un lato non possono avere assistenza medica di base, e dall’altro hanno necessità di essere inseriti in un contesto lavorativo valido. L’ambulatorio medico S.Giovenale (uno dei patroni della Diocesi) è attivo da qualche giorno ed è aperto, nel pomeriggio, 2 volte alla settimana, il martedì e il venerdì. Coordinato dalla dott.ssa Maria Grazia Proietti, direttrice del Reparto di Geriatria dell’Ospedale Santa Maria di Terni, lo curano medici e infermieri volontari, che si alternano nei due giorni settimanali. Esistono anche specialisti che, secondo le necessità, verranno interpellati. Potrà accedere all’ambulatorio chiunque si presenterà. Una capillare opera di sensibilizzazione è stata avviata sia tra gli ospiti della mensa sia tra i residenti nelle case di accoglienza. Anche la Società di San Vincenzo sta aiutando a far conoscere l’ambulatorio nelle famiglie dei suoi assistiti. L’ambulatorio è dotato di una sala d’attesa, di servizi igienici e di alcune apparecchiature donate dalla famiglia di un medico ternano, morto prematuramente l’anno scorso. L’altra struttura inaugurata, interessa il Centro di formazione della Caritas di Terni, che, grazie alla recente opera di ristrutturazione dei locali e dotazione di strumentazioni idonee, tecnologicamente avanzate, è oggi accreditato ufficialmente presso la Regione dell’Umbria. In tale centro vengono realizzati vari progetti: uno legato alla cosiddetta formazione continua riservata alla categorie deboli (ex carcerati, ex tossicodipendenti, extra comunitari, ecc) finalizzato all’avviamento e inserimento nel mondo del lavoro di questi soggetti; l’altro, di alta formazione, è riservato alla preparazione e aggiornamento dei formatori. A questo secondo aspetto sono legati anche convegni e dibattiti aperti agli operatori del settore e alla cittadinanza. Grande riscontro continua poi ad avere la mensa diocesana, che, ogni giorno, fornisce pasti caldi al oltre 60 persone e che dal novembre 2002 è aperta 6 giorni a settimana: il sabato i volontari sono giovani delle parrocchie o di associazioni che si alternano nel servizio, coordinati da un adulto. In meno di un anno sono stati distribuiti 18.000 pasti completi (primo, secondo e frutta). A questi pasti vanno aggiunti i cestini della distribuzione notturna, 5 giorni a settimana, che sono circa 20 a sera in alcune zone della città: la Stazione, Vocabolo Staino o in altri punti di riferimento come le parrocchie per un totale di 4000 in un anno. La presenza degli stranieri, dopo un netto calo dovuto all’inizio dell’applicazione della legge Bossi-Fini, è ritornata ad essere preponderante. Non mancano comunque gli italiani e anche qualche intero nucleo familiare. Alcuni sono diventati, potremmo dire, quasi ospiti fissi specie extra comunitari, anziani della città. Molte comunque sono anche le altre persone in difficoltà o di passaggio che usufruiscono del servizio mensa. Da quest’anno la mensa rimarrà aperta tutto il mese di luglio. A questo punto, per diventare una mensa che non chiude mai, manca solo agosto e la domenica.

AUTORE: Elisabetta Lomoro