Nuovi parroci per comunità in fase di forte espansione

Due delle parrocchie più grandi dell’Archidiocesi, entrambe nel Comune di Spoleto, cambiano parroco. Al Sacro Cuore va mons. Alessandro Lucentini, spoletino, 50 anni, canonico della cattedrale, che farà l’ingresso domenica 12 settembre alle 11.30. A Baiano va don Canzio Scarabottini, di San Giacomo di Spoleto, 52 anni, insegnante alle scuola elementare “Toscano” di Spoleto. Farà l’ingresso anche lui domenica 12 settembre alle 17. Proviene dalla parrocchia della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo all’Altipiano di Avendita di Cascia e sarà anche parroco di Firenzuola di Acquasparta. SACRO CUORE. Per l’oramai ex priore di S. Bartolomeo in Montefalco, mons. Alessandro Lucentini, si tratta di un ritorno al Sacro Cuore, comunità che lo ha visto muovere i primi anni (tredici) da sacerdote come vice parroco. Prende il posto di mons. Sergio Virgili che ha guidato la parrocchia che si sviluppa lungo viale Marconi e Piazza d’armi per ben trentacinque anni e che ora, nel rispetto del codice di diritto canonico, lascia l’ufficio di parroco. È stato nominato canonico onorario della cattedrale. Sette lustri nei quali ha visto crescere vertiginosamente gli abitanti (attualmente sono 7.000) delle prima periferia di Spoleto, ora a tutti gli effetti divenuta città. Con saggezza e dedizione si è messo accanto alla gente cogliendo le necessità delle diverse epoche storiche. Venne così avviata la casa per ragazze madri, rimasta aperta fin quando l’ente pubblico non ha provveduto diversamente al loro sostegno, e la casa parrocchiale per anziani, tuttora esistente. Insomma, una parrocchia viva, popolosa, raccolta in un fazzoletto di territorio, con un’unica chiesa e che negli ultimi anni ha trovato ancor più aggregazione nell’oratorio costruito, insieme al campanile, accanto alla chiesa. La gente del Sacro Cuore – dispiaciuta, come è comprensibile, per la partenza di don Sergio – è però pronta ad accogliere il nuovo parroco e a collaborare con lui e con il suo vice, don Irudayam Mahimai Dass. BAIANO E FIRENZUOLA. Diversa la situazione della parrocchia di Baiano, retta con amore, prudenza e dedizione totale negli ultimi undici anni da don Renzo Persiani, nominato priore di Cascia. Altrettanto viva e popolosa (si sta andando oltre i seimila abitanti), ma con una situazione territoriale diversa. Come prima cosa don Canzio Scarabottini guiderà due parrocchie, Baiano e Firenzuola, che si estendono su due Comuni (Spoleto e Acquasparta) e due Province (Perugia e Terni). Oltre venti sono le chiese presenti nei ventitré centri abitativi delle due comunità: Baiano, S. Giovanni, Crocemarroggia, Meggiano, Perchia, Cerqueto, Castagnacupa, Catinelli, Balduini, Collone, Accallame, Fogliano, Rapicciano, Moiano, Icciano, Arezzo, S. Gregorio di Ocenelli, La Costa, Firenzuola, Messenano, Lo Scoppio, Collebianco e Cisterna. “Lascio a don Canzio una parrocchia in forte espansione demografica, una parrocchia in costruzione, dove è necessario suscitare nella gente che vi arriva il senso di appartenenza”, afferma il parroco uscente don Renzo Persiani. Sul territorio parrocchiale è presente la Casa Famiglia per disabili Oami. Don Canzio sarà coadiuvato da don Abraham Nelson. Francesco CarliniNuovi parroci in Valle Castoriana e sul ClitunnoCambiano i Pastori anche in paesi piccoli ma attiviSANT’EUTIZIOSabato 11 settembre, Preci accoglierà il nuovo parroco don Luciano Avenati, 62 anni il prossimo 12 dicembre; nativo di Norcia, incardinato nella diocesi di Assisi, fa ora ritorno nella sua terra, la Valnerina. Prenderà possesso della parrocchia con sede nell’abbazia di Sant’Eutizio, sabato alle 19.30. Il benedettino Clemente Suhi cede il testimone e torna in monastero, continuando ad offrire il suo servizio pastorale come vice parroco a Norcia. Al nuovo amministratore del popolo preciano augura un proficuo ministero: “All’inizio del VI secolo sant’Eutizio percorreva i sentieri e le strade di questo territorio, predicando il Vangelo per condurre le anime a Dio. Con una parrocchia che abbraccia 18 paesi, 86 chiese e un territorio vasto, anche i parroci del XXI secolo devono andare incontro al popolo con la Parola per attirare le anime attorno all’altare di Dio. I ministri straordinari dell’eucaristia offrono al parroco una mano per arrivare a tutti. Auguro a don Luciano un ministero lungo e fruttuoso tra il popolo di Dio che dimora in questo territorio”. Dal canto suo, a rappresentare l’Amministrazione comunale nella cerimonia d’ingresso ci sarà il vice sindaco Angelo Chierici, che afferma: “Siamo pronti a dare il nostro caloroso benvenuto a don Luciano. Dobbiamo anche ringraziare padre Clemente per la sua opera pastorale sicuramente degna di nota”. CAMPELLO SUL CLITUNNOAlle ore 16 di domenica 12, anche Campello sul Clitunno avrà un nuovo parroco: don Stefano Sivilla che, alla soglia dei quarant’anni, si appresta a guidare la sua seconda comunità da parroco, dopo Cerreto di Spoleto. Don Stefano è anche vicecancelliere della Curia e segretario dell’Arcivescovo. Un sacerdote giovane e pieno di risorse che si metterà al servizio della comunità che conta circa 3.000 abitanti, senza parroco dopo la morte dell’amato ed apprezzato don Angelo Proietti Cicoria. Molte le chiese dislocate sul territorio, alcune più “attive” dal punto di vista liturgico: la parrocchia della Pieve di Santa Maria, il santuario de La Bianca, S. Michele Arcangelo a Pissignano, S. Donato a Campello alta e S. Lorenzo in località Lenano. Una zona ricca per quanto concerne la fede anche per la presenza di due eremite nell’eremo della Ss.ma Trinità, per l’eremo francescano de “Le Allodole” e il convento dei Chierici regolari di san Paolo, meglio conosciuti come Barnabiti. Don Stefano incontrerà anche una popolazione giovane e attiva, a partire dal sindaco Paolo Pacifici, che lo saluta così: “In questi giorni, non è raro ascoltare tra gli uomini, le donne ed i ragazzi del nostro paese, che già lo hanno conosciuto, parole che raccontano di lui come di un prete giovane, attivo e disponibile. Come sindaco di Campello, a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, saluto il suo arrivo tra di noi con calore e con cordialità. Sono certo che con la presenza costante al fianco della nostra gente e con l’impegno che metteremo in campo insieme, riusciremo a costruire una seria e profonda collaborazione, nel segno di un percorso di crescita morale e civile della nostra comunità”.