Oltre 250 mila presenze per le magiche note di Umbria jazz

Si è conclusa la ventinovesima edizione. Consensi di critica e pubblico

Va in archivio anche questa ventinovesima edizione di Umbria jazz. Un bilancio più che positivo con un numero di presenze che ha raggiunto quota 250 mila con punte di 30 mila persone nei due weekend che hanno caratterizzato la kermesse musicale più importante della nostra regione. Indubbiamente la mancanza delle grandi “star” ha influito non poco nel diminuito incasso: se si paragonano i dati a quelli dell’anno scorso si scopre un disavanzo di circa il 30%: 350 mila euro contro il miliardo di lire del 2001. Ma c’è ovviamente da tener conto del fatto che – come ha sottolineato il direttore artistico Carlo Pagnotta – nell’anno passato si erano ottenute migliaia di presenze in più per i concerti di Keith Jarret e Paolo Conte. Ma la formula adottata quest’anno ha avuto un grande successo: riservare i concerti più “puri” ai teatri ha sicuramente ridotto il numero dei paganti, ma ha permesso di apprezzare appieno le capacità musicali dei vari artisti che hanno calcato le scene del Turreno e del Morlacchi (per non parlare, poi, della splendida sonorità dell’oratorio Santa Cecilia e del perfetto connubio tra arte e musica con l’utilizzo della sala Podiani della Galleria nazionale dell’Umbria).Non vogliamo andare a cercare il pelo nell’uovo: indubbiamente difetti anche questa edizione 2002 di Uj ne ha mostrati. Dal traffico caotico ai parcheggi che non bastano mai, dal teatro esaurito alla musica che “sfonda i timpani” anche a notte inoltrata, dai tavolini dei bar che spuntano come funghi ai giovani che ti chiedono una “monetina” (con l’avvento dell’euro adesso diventa anche un problema scegliere… la monetina). Ma quale manifestazione non ha difetti? Diciamolo chiaramente: quest’anno abbiamo gustato della buona, anzi, ottima musica, e non solo nei concerti a pagamento.Ed ora già si pensa alla prossima edizione, quella del trentennale. Già circolano i primi nomi (veri o presunti, non è ancora dato sapere): dati – quasi – per sicuri il ritorno di Jarret e del grande Sonny Rollins, di Ornette Coleman e George Russel (avrà 80 anni!) la fantasia volteggia anche sui nomi di Peter Gabriel, Carlos Santana e Aretha Franklin e, se si vuole sognare ad occhi aperti, eccovi servite altre due nomination: Sting e Joao Gilberto. In fondo, basta attendere l’11 luglio del 2003!

AUTORE: Francesco Locatelli