Opere di e su Leone XIII alla Biblioteca Augusta

Una biblioteca è sempre fonte di inesauribile conoscenza, di ricchezza culturale, e non solo. L’occasione delle celebrazioni promosse qualche anno fa dall’arcidiocesi perugina per il centenario della morte di Leone XIII (al secolo Gioacchino Pecci, 1878 – 1903) ha spinto Mario Roncetti, bibliotecario per anni della Biblioteca Augusta, a ricercare alcune opere concernenti questo Papa così noto ai perugini, per anni anche vescovo della nostra città. E ha scoperto che il nome di Leone XIII nei cataloghi della biblioteca è ben documentato. I risultati della sua ricerca sono confluiti in uno scritto che è stato di recente pubblicato nella Rivista del Bollettino per i beni culturali dell’Umbria. Centinaia le schede a lui riconducibili, a cui vanno aggiunte le schede a lui intestate nel catalogo alfabetico per autori del fondo Pizzoni, vale a dire della biblioteca appartenuta a mons. Canzio Pizzoni (1885-1969), per volontà testamentaria depositata presso la Biblioteca comunale dopo la sua morte. Una rassegna dunque numerosa che – scrive Roncetti – forse è troppo definire ‘cimeli bibliografici’ in senso stretto, ‘ma è certo che tutte quante risultano, a mio parere, assai interessanti, non solo per i contenuti, ma anche quali insigni testimonianze dell’arte tipografica del tempo’. Si tratta di documenti che coprono tutto l’arco del pontificato leonino, scandendone le tappe fondamentali. All’interno dei vari titoli l’autore ha operato una selezione. Protagonista assoluto della rassegna è naturalmente lo stesso pontefice, che talvolta figura come autore, altre volte come soggetto o destinatario della pubblicazione. Tra le opere è certamente significativa l’edizione ufficiale delle encicliche emanate da Leone XIII nei primi due anni di pontificato, l’edizione in due volumi realizzata in Belgio per tutti gli Atti pontifici degli anni 1878-1887, come pure il prezioso libretto di meditazioni, composto per i suoi amati seminaristi perugini, dal titolo La pratica dell’umiltà. Quale destinatario di pubblicazioni il Papa compare poi in opere come l’Omaggio dei genovesi, raccolta di componimenti poetici ‘d’occasione’ pubblicati per il 50’del suo sacerdozio, cioé nel volume celebrativo del suo giubileo episcopale. Tre opere di importanza fondamentale sono anche quelle che don Geremia Brunelli scrisse per manifestare l’affetto e la riconoscenza verso il ‘suo’ vescovo divenuto papa. Si tratta di Leone XIII. Prolusione e versi accademici del 1879, della versione italiana dei Carmina latini del Pontefice, del 1883, e soprattutto del Medagliere di Leone XIII del 1888, nel quale vengono illustrate le medaglie pontificie emesse negli anni 1878-1887. Si tratta certamente di un campione rappresentativo – conclude al termine del suo contributo Roncetti – ‘ma in grado di documentare in maniera diretta sia la vicenda storica del pontefice che guidò la Chiesa verso la modernità, sia la percezione di grandezza che ne ebbero i suoi contemporanei’.

AUTORE: Manuela Acito