Pastorale giovanile: quali prospettive si aprono?

Il commento di don Marcello Cruciani, responsabile regionale

Guardando i giovani attraversare la porta della cattedrale di Perugia coperta da una grande immagine di Cristo Risorto, ho provato una grande commozione: quel gesto ha riassunto benissimo il messaggio che la festa voleva comunicare. Donare alle nuove generazioni il Cristo, è il dono più grande che facciamo ai giovani delle nostre terre. Per questo la Chiesa deve mettere in campo le migliori energie e risorse; noi pastori non dobbiamo accontentarci solamente delle belle tradizioni, ma sentire l’urgenza della missione nei confronti dei giovani. Inoltre questa manifestazione, ancora una volta, ci ha dimostrato che ‘la comunione fa la forza’. Le diocesi della regione, insieme con le congregazioni dei religiosi, le associazioni, i gruppi e i movimenti, possono fare molto per l’evangelizzazione delle nuove generazioni. Occorre lavorare insieme, vincere i particolarismi e le ‘beghe’. Quello che è avvenuto a Perugia ci ha fatto toccare con mano che questo è possibile. San Paolo ha sfidato la modernità di allora, e oggi tocca a noi, senza paura e con il coraggio che ci viene da Cristo. Abbiamo dei giovani preti veramente in gamba, dediti alla missione e pieni di entusiasmo contagioso, che sanno lavorare con i giovani e sanno loro trasmettere un cristianesimo bello e vivo, e soprattutto sono contenti della loro missione. Anche il coinvolgimento delle varie ‘pastorali’ – famiglia, lavoro, vocazioni, comunicazioni, Caritas – è un’altra pista da percorrere: pur nelle proprie specificità, l’attenzione nei confronti dei giovani è indispensabile. Inoltre vi sono gli oratori: dai nostri riscontri sappiamo che sono frequentatati, pur essendoci oggi tante proposte ludiche e sportive. Nell’oratorio si vede quella ‘marcia in più’ che è importante per l’educazione della gioventù. Né ci dobbiamo dimenticare dei giovani immigrati, che incominciano a essere molti, e una grande percentuale è di origine cristiana. In una piccola parrocchia di campagna, recentemente, ho visto che i due chierichetti che servivano all’altare erano entrambi albanesi. L’emergenza educativa esiste, lo costatiamo ogni giorno, ma dopo avere fatto l’analisi giunge il momento dell’azione.

AUTORE: Don Marcello Cruciani