Perugia. In occasione della festa del Patrono, la parrocchia di San Costanzo si racconta

Nella parrocchia di San Costanzo a Perugia ci si prepara a festeggiare il Patrono della città tutto l’anno.

La pesca di San Costanzo

Lo sa bene la signora Annalisa, una catechista che ogni anno si impegna per preparare la pesca di beneficenza, organizzata tradizionalmente il 29 gennaio per far fronte alle necessità della parrocchia, dai materiali che occorrono per il catechismo, all’assistenza verso alcuni parrocchiani bisognosi ad opera della Caritas locale. “Annalisa comincia a mattere da parte i premi della pesca un anno prima, raccogliendo i doni dei parrocchiani e contattando le aziende locali” racconta Antonio Barbarossa, collaboratore parrocchiale.

Il triduo

La festa patronale è molto sentita dalla comunità parrocchiale che vi si prepara nei giorni precedenti con un Triduo di preghiera, quest’anno sul tema “Cristo, una presenza carica di proposta”. “Il 25, 26 e 27 gennaio la preghiera del Triduo è stata guidata da tre giovani sacerdoti, don Giosuè Busti, don Giordano Commodi e don Pietro Squarta” specifica Barbarossa.

NOVITÀ di quest’anno

Tra le novità di quest’anno per la festa di San Costanzo, il 28 gennaio dalle 19 alle 24 al chiostro di San Pietro, degustazione gratuita di prodotti locali del partenariato Benedicta Umbria, a cura della Fondazione per l’Istruzione Agraria.

Altra novità i laboratori gratuiti “La Scienza nel Torcolo”, a cura del Post.

Mercoledì 29 in Borgo XX Giugno andrà in scena il consueto appuntamento con la Fiera Grande di San Costanzo dalle 8 alle 20.

La Luminaria

Martedì 28 si è tenuta la processione della Luminaria, presieduta dal card. Gualtiero Bassetti, che da Palazzo dei Priori ha raggiunto la basilica di San Costanzo, attraversando il centro storico della città. A seguire nella chiesa dedicata al Patrono si sono tenuti i Vespri con l’Offerta del cero e dei doni da parte del Sindaco di Perugia. Il 29 gennaio, festa patronale, oltre alla pesca di beneficenza, a San Costanzo le messe sono alle ore 8.10 e 11.30, al termine delle quali i parrocchiani offrono come di consueto assaggi di torcolo.

La chiesa “gemella” di San Costanzo in Croazia

“Per l’occasione, come tutti gli anni, attendiamo anche degli ospiti speciali” aggiunge Antonio. “Si tratta di una rappresentanza della parrocchia di Jezera in Croazia con cui siamo gemellati da circa 10 anni”.

Come ha fatto San Costanzo da Perugia ad arrivare fino in Croazia? “I parrocchiani di Jezera ci hanno raccontato che nel 1780 il paesino fu devastato dalla malaria. Per debellare la malattia fu portato in processione un pezzo della stola del Santo donato da una signora di Bergamo che abitava a Jezera. La malattia fu sconfitta e venne quindi costruita una cappella intitolata a San Costanzo”.

La parrocchia tutto l’anno

La parrocchia di San Costanzo negli ultimi anni si è un po’ ristretta territorialmente e di conseguenza nel numero di parrocchiani. “La strada di San Vetturino è stata affidata alla parrocchia di Montebello, mentre a San Costanzo rimangono Borgo XX Giugno, viale Roma e alcune vie fino alla chiesa di Piscille” spiega il parroco mons. Pietro Ortica.

Ciononostante le attività parrocchiali continuano insieme alle altre parrocchie dell’Unità pastorale: “Facciamo tutto insieme a Santa Maria di Colle e San Ferdinando continua don Pietro – e quest’anno stiamo ospitando anche una serie di incontri dei giovani della Pastorale Vocazionale”.

Valentina Russo