Il Sipri -Stockholm international peace research institute- ha reso noto i dati relativi al commercio di armi del 2024. La spesa militare mondiale ha registrato un aumento del il 9,4% rispetto al 2023. Si tratta della crescita più forte dalla fine della Guerra Fredda con una spesa di 2.718 miliardi di dollari. Negli ultimi dieci anni si sono registrati sempre e solo aumenti.
Un trend che, a leggere le stime degli analisti, andrà solo rafforzandosi dal momento che la “seconda guerra a pezzetti” – secondo l’espressione pluricitata di Papa Francesco – è in atto e sembra addirittura minacciare di espandersi. Tanto la Nato quanto l’attuale amministrazione statunitense chiedono ai paesi alleati di aumentare la percentuale del bilancio destinata all’acquisto di nuovi sistemi d’arma. Da parte sua l’unione Europea ha rilanciato il programma di riarmo fino a prevedere un investimento di 800 miliardi di euro.
Tutti i governanti che hanno operato o programmato questi aumenti hanno partecipato ai funerali di Papa Francesco usando parole di stima e di ammirazione per il pontefice defunto. A noi rimane come un testamento l’ultimo discorso rivolto al mondo intero (Pasqua di resurrezione 2025) in cui, tra l’altro, ebbe a dire “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo! L’esigenza che ogni popolo ha di provvedere alla propria difesa non può trasformarsi in una corsa generale al riarmo“.