Più che il fare per la Caritas è importante ascoltare

Il programma per l'anno pastorale 2002-03 che prenderà avvio a fine estate

“Ascoltare per evangelizzare è ciò che farà la nostra Caritas diocesana a partire dall’anno pastorale 2002-2003 dedicato all’ascolto della comunità locale per avviare una fase di formazione che conduca i cristiani verso una carità basata sulla condivisione e sul donarsi al prossimo. E’ un modo per educare alla vera carità, contribuendo alla nuova evangelizzazione dell’intera comunità cristiana”. Così don Lucio Gatti, direttore della Caritas diocesana, introduce le linee guida della pastorale della Carità elaborate il 2 e 3 giugno scorsi al ritiro dei membri della direzione della Caritas diocesana e di alcuni operatori. Nel numero di “Notizie Caritas” di questo mese (inviato con La Voce a tutti i parroci e operatori delle Caritas parrocchiali) don Lucio spiega le ragioni di questa scelta. “Oggi siamo tutti presi dal ‘fare molto e subito’, ma spesso senza ascoltare le vere necessità, le situazioni difficili, e senza andare alle radici dei gravi problemi, che richiamano la nostra attenzione e quindi il nostro operato di cristiani. Ad esempio, le Caritas parrocchiali fanno diverse cose, ma non con l’apporto dei giovani. Allora dobbiamo ascoltare i giovani per comprendere “il perché” sono lontani e dopo indicare loro un cammino di vita che possa avvicinarli alla fede”. In concreto cosa farà la Caritas tra il 2002 e il 2003 per contribuire all’evangelizzazione della comunità diocesana? L’ascolto e l’accoglienza saranno alla base della “Pastorale Caritas”, e primo appuntamento sarà il convegno dedicato all’immigrazione, che si svolgerà il 28 settembre, nel quale la Chiesa non parlerà ma ascolterà gli immigrati ospiti a Perugia. Tra ottobre e novembre i membri della direzione della Caritas diocesana si recheranno nelle parrocchie per incontrare gli operatori delle Caritas parrocchiali e conoscere le famiglie impegnate nelle opere di carità. Sarà un’occasione per ascoltare ciò che si fa a livello di Caritas parrocchiale. Saranno indicati i percorsi formativi alle persone che vogliono dedicarsi al prossimo e si valuterà la situazione per creare, almeno in ogni Unità delle sette zone pastorali della diocesi, un Centro di ascolto. La Caritas diocesana intende valorizzare i monasteri di clausura, dove le claustrali svolgono quotidianamente opera di ascolto, ricevendo molte richieste di sostegno morale e materiale che da sole non possono dare. Anche il “confessionale” della parrocchia diventa ogni giorno un luogo di ascolto e il sacerdote può avvalersi dell’aiuto degli operatori e dei volontari Caritas nell’affrontare le varie situazioni di “S.o.s.”. Con il coinvolgimento delle parrocchie e la collaborazione dell’Ufficio diocesano missionario, in occasione del mese dedicato alle missioni (ottobre), vorrà promuovere una raccolta viveri casa per casa. A febbraio 2003 ci sarà l’incontro della Caritas diocesana con i sacerdoti della diocesi e durante l’anno si organizzeranno degli incontri con i giovani, i movimenti ed i gruppi ecclesiali e le opere caritative. Per quanto riguarda le opere-segno Caritas è già in corso in alcune di esse una “ristrutturazione” caratterizzata da un nuovo stile di vita che sarà esteso a tutte: coloro che le gestiscono devono essere volontari disposti a viverci, condividendo la quotidianità con gli ospiti accolti, si dovrà gestirle in modo da aver autonomia economica, oppure con il sostegno delle parrocchie ovvero di tutta la comunità cristiana diocesanaLa Caritas diocesana si doterà di una “segreteria operativa”, alla quale affidare la stesura e aggiornamento del calendario degli incontri, la realizzazione dei sussidi da offrire a sacerdoti e membri delle Caritas parrocchiali, l’informazione sulle varie attività caritative potenziando i mezzi già a disposizione: “Notizie Caritas” e Ufficio stampa, “Umbria Radio” e “La Voce”. Tra le iniziative da realizzare don Lucio Gatti propone di andare con i giovani volontari sulla gradinata della cattedrale di San Lorenzo di Perugia per dialogare con i ragazzi e le ragazze che vi oziano delle ore, spesso intere nottate.

AUTORE: R.L.