Premiata cultura

Scoppiettante serata quella del premio letterario nazionale dell’Insula Romana, tenutasi il 21 novembre al centro congressi Umbriafiere di Bastia Umbra. All’insegna della cultura, ma perché no, anche della gioventù, e del suo rapporto con l’arte, con la poesia e l’attualità. Per la manifestazione, ormai giunta alla XXXIII edizione, l’associazione Pro loco di Bastia Umbra e l’assessorato alla Cultura dello stesso Comune, con il patrocinio del ministero per i Beni e le attività culturali ed i molti sponsor, hanno saputo catturare il pubblico con eleganti intervalli come la performance di danza dell’“Umbria Ballet”, quella musicale a cura di “Commedia Harmonica” di Assisi e la effervescente vitalità della giornalista radiofonica Roberta Calce. Tra i vincitori della sezione “Poesia inedita nazionale” si sono classificati: al primo posto Enrico Brambilla, ed a seguire Dante Maffia e Luisa Pestrin. Per il premio giornalistico “Pia Bruzzichelli”: Matteo Nardella, Elisa Baldelli e Giulia Liù Mattioli. Per la sezione “Premio Roberto Quacquarini” – arte e pittura: Franco Cartia, Antonio Lugini e Fernanda Freddo. Tra i ragazzi residenti a Bastia, hanno vinto il “Premio Pascucci” per il merito scolastico: Elena Cavalletti, Isabella Pannacci e Giulia Marconi dal liceo Properzio, Stefania Schiantella dall’istituto Bonghi, Marta Sargenti e Furyo Brunelli dal liceo scientifico, Mirco Susta dall’istituto “Marco Polo” ed Eros Capitanucci dall’Istituto alberghiero. La professoressa Edda Vetturini, alla quale è stato assegnato il “Premio alla cultura”, ha magistralmente concluso la serata rievocando, con delle foto storiche, alcuni momenti significativi della sua vita, come il matrimonio del re Boris di Bulgaria con la principessa Giovanna di Savoia, al quale lei ha partecipato come damigella nel corteo nuziale. L’esperienza delle trentadue edizioni alle spalle di questo premio e l’impegno costante, prodigato da tutti coloro che davanti e dietro le quinte vi hanno lavorato, hanno permesso la realizzazione di una interessante e scorrevole serata culturale. Un omaggio al sapere in tutte le sue sfaccettature; a quel sapere che è sempre eterno, che non scade in viziosi giochi politici, che non si eclissa se coltivato ma, anzi, produce deliziosi frutti.