‘Prigioniera’ dell’amore di Dio

Claudia Koll racconta la sua esperienza di fede

Claudia Koll è l’esilarante protagonista della commedia Prigioniero della seconda strada di Neil Simon, in scena al Morlacchi di Perugia fino a domenica 17 dicembre e in replica al Verdi di Terni martedì 19 e mercoledì 20 dicembre, e al Comunale di Gubbio giovedì 21 dicembre. Prigioniero della seconda strada è una commedia dove non è difficile rispecchiarsi nelle paure che attanagliano la nostra società e che possono farci sorridere seppur con amarezza. Una commedia agrodolce, per noi che stiamo vivendo un momento di preoccupante recessione, di una sconcertante attualità. Una famiglia, una coppia che si vuol bene aggredita da una crisi economica. Lui è solo un piccolo uomo onesto, lei una donna coraggiosa che sa volare più alto, senza fare rumore, come solo le donne sanno fare. ‘Nello spettacolo interpreto – dichiara l’attrice Claudia Koll ‘ il ruolo di Edna, la dolcissima moglie di Mel, spostando la recitazione verso qualcosa di più vicino alla mia esperienza di fede. Edna è una donna che cerca di capire, di comprendere, di amare innanzitutto, e questo è proprio quello che è accaduto anche nella mia vita quando, trovandomi in una situazione di difficoltà, il Signore mi ha perdonato e mi ha dato una nuova vita che oggi spendo diversamente’. Recentemente si è molto parlato della sua conversione e del percorso di fede che l’ha trasformata in un’altra donna, diversa anche nell’aspetto, sempre più diafana nell’incarnato e con un espressione sognante, da persona trasparente. ‘Era naturale che, in un momento di smarrimento della mia vita mi rivolgessi al Signore ‘ spiega la Koll ‘ che chiedessi aiuto a Lui. E Lui mi ha aiutata, ha cambiato la mia vita’. Signora Koll, come ha avuto inizio questo suo profondo mutamento dell’anima, in cosa lei è diversa da prima?’Nel momento in cui ho capito che quell’amore che io avevo sempre cercato per strade sbagliate mi aveva risposto. Non era facile: venivo da una vita disordinata, ci è voluto del tempo per ricostruire e mettere ordine. Anche nella mia vita artistica ora scelgo io i copioni, ora vivo per Cristo, in quanto mi ha dato una seconda vita. Sono cambiata nel modo di vivere: il Signore ha guarito molte ferite, io cerco di amare il prossimo diversamente, in maniera gratuita, cerco di guardare all’altro senza pensare al mio interesse’. Lei è testimonial del Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo) che si ispira ai principi cristiani e al carisma di don Bosco. Come nasce questa collaborazione? ‘È un incontro nato dalla scelta di credere nei medesimi valori etici, e dalla condivisione della certezza che è possibile costruire un mondo più giusto e aiutare chi è nella sofferenza per garantire ad ogni essere umano un futuro dignitoso e sostenibile. Ho avuto la possibilità di fare diversi viaggi in Africa e mi sono sentita di essere un po’ portavoce di questi missionari fantastici che ho incontrato. Bisogna semplicemente aprire il cuore al bisogno degli altri. Al di la dell’Africa, ci sono poveri e bisognosi di altre cose. Il vicino di casa, l’anziano, l’ammalato e tanti altri poveri che aspettano il nostro aiuto, un semplice sorriso perché possano tornare a sognare e a sperare in un futuro migliore. Con la fede si superano i propri interessi e i propri egoismi, ci si dona all’altro e si diventa strumento dell’amore di Dio. Questa è la vera solidarietà’.

AUTORE: Luca Verdolini