‘Progetto salute’ per il Kosovo In aiuto alle famiglie di Ferizaj

Gemellaggio tra una parrocchia di Terni e una kosovara. Coinvolte famiglie ternane

Un’iniziativa di solidarietà che è partita da una parrocchia, ma ha coinvolto in breve tempo l’intera diocesi e varie istituzioni locali del territorio: è il ‘Progetto Salute’ per il Kosovo, iniziato come gemellaggio tra la parrocchia di Santa Maria Regina di Terni con quella di SS.Angeli Custodi a Ferizaj a novembre, e diventato in pochi mesi un grande progetto per il futuro del paese. ‘Tutto è cominciato ‘ racconta don Sandro Sciaboletta, parroco di Santa Maria Regina ‘ durante la guerra: avevamo ospitato a Casteldelmonte tre famiglie, con cui poi è rimasto un rapporto di amicizia’. A sua volta, poi, una delegazione della parrocchia di Santa Maria Regina, guidata da don Sandro è stata, a novembre, ospite della parrocchia di Ferizaj. E’ nata così l’idea del gemellaggio: 33 famiglie ternane si sono autotassate di 50 euro al mese per aiutarne 53 kossovare, in tutte le necessità quotidiane. Quello che ha maggiormente colpito i ternani sono le disperate condizioni sanitarie in cui versa il Kosovo. ‘Una situazione medica tragica, indietro di 30 anni rispetto a noi’ spiega don Sandro. E’ nato così il ‘Progetto Salute’ che, partito dalla parrocchia ternana ha ben presto coinvolto la diocesi, l’Azienda ospedaliera, l’Asl e la Regione. ‘Abbiamo deciso da una parte di inviare sul posto due medici che possano venire incontro alle necessità primarie affiancando i medici locali, dall’altra di realizzare una casa di accoglienza per anziani che ospiterà anche un ambulatorio’. La struttura sarà dotata di attrezzature mediche donate dall’Azienda Ospedaliera e dall’Asl n. 4 mentre l’Asfm, ha offerto i medicinali. Si è scelto poi di portare in Italia i casi più gravi: come quelli di una bambina di quasi due anni e una signora di 43 anni, madre di 7 figli, che sono giunte a Terni domenica scorsa, anche grazie all’interessamento del vescovo Paglia, che le ha aiutate ad ottenere i visti necessari, e all’Ospedale ‘Santa Maria’, che ha dato la disponibilità a curarle. Ma non finisce qui: l’intento è quello di portare qui anche dei ragazzi che seguiranno corsi sia nella facoltà di Medicina che in quella di Scienze politiche e sociali, oltre a medici e dirigenti che necessitano di aggiornamento, il tutto con l’obiettivo di creare una nuova classe dirigente in Kosovo che possa rinnovare il sistema dopo gli anni bui della dittatura e della guerra. Don Sandro ricorda anche l’importante contributo dato dall’assessore alla Sanità della Regione Umbria, Maurizio Rosi, e dai direttori del ‘Santa Maria’ Ciano Ricci Feliziani seguito dal dott. Macchitella, oltre che del vescovo Paglia che sta coinvolgendo industriali e artigiani. ‘Le pareti del Centro di accoglienza sono già pronte ‘ dice don Sandro – ora abbiamo bisogno degli infissi e dei mobili, e per questo chiediamo il contributo di tutti’. Su suggerimento dello stesso Vescovo è stata quindi allestita una segreteria operativa (telefono e fax: 0744 421.840) e aperto un conto corrente presso la Carit ‘ sede centrale di Terni N. 300027884 sul quale si possono fare versamenti specificando la causale ‘Per gli aiuti umanitari al Kosovo’ ‘ Parrocchia di Ferizaj’.

AUTORE: Arnaldo Casali