Cosa conta e cosa passa

Ho negli occhi l’immagine del Papa che prega, solo, rivolto ad una piazza San Pietro vuota e bagnata dalla pioggia. E poi l’immagine dei grandi occhi di Lorena che spuntano tra la cuffia e la mascherina da ospedale illuminandole il volto, trovata morta oggi, martedì 31 marzo, uccisa in casa dal compagno. Due immagini che parlano di due solitudini. Nella vita di Lorena la solitudine è diventata isolamento mortale. Nella preghiera del Papa la solitudine rimanda ad una “presenza”, di Dio e dei credenti che erano con lui.

Papa Francesco nella preghiera “per la fine della pandemia”

Tra queste due immagini è compresa tutta la multiforme varietà delle relazioni su cui si fonda la convivenza umana: dalle relazioni interpersonali e familiari fino alle organizzazioni economiche e statali e internazionali. Papa Francesco nella preghiera “per la fine della pandemia” ha ricordato al mondo che “non ci si salva da soli”. Lo sapevamo? Forse sì. Il Coronavirus costringe o spinge anche chi ha in mano le sorti degli Stati a riconoscerlo.

Nella sua meditazione Papa Francesco dopo aver ricordato che “con la tempesta” si è fatta evidente “l’appartenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli” dice anche che questo che viviamo non è il tempo del giudizio divino “ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri”.

Ci stiamo chiedendo tutti cosa accadrà quando l’emergenza finirà

La cosa ci preoccupa non poco. Speriamo di tenere il meglio di questa esperienza. Ed il meglio sta proprio nella capacità di vivere quella comune appartenenza nel segno della fraternità: che sia un infermiere o un medico o che sia un sindaco o un capo di Stato, un imprenditore o un manager di una multinazionale, che sia un genitore o una moglie o un marito, la sostanza non cambia: ciascuno deve usare il suo potere e la sua responsabilità per scegliere “cosa conta e che cosa passa”.