Quando l’amore non fa calcoli di nessun genere

Le vincitrici del premio Santa Rita 2009

Uno degli appuntamenti più significativi della festa di santa Rita a Cascia ‘ oltre naturalmente al solenne pontificale del 22 maggio, quest’anno presieduto dal card. Ennio Antonelli ‘ è il Premio internazionale dedicato alla Santa dei casi impossibili, che viene dato a donne di carità, speranza e perdono. Suor M. Laura MainettiChiavenna (Sondrio), diocesi di Como, 6 giugno 2000: questa data segna la vita terrena di suor Maria Laura Mainetti, delle Figlie della Croce. Quella sera la comunità, dopo la preghiera, riceve una telefonata: una ragazza, a suo dire violentata, chiede l’aiuto di suor Maria Laura per non abortire. La religiosa è decisa ad andare in aiuto, ma ha paura; per questo telefona al parroco e gli chiede una sua presenza discreta nella zona pattuita per l’incontro. Dal parroco abbiamo le ultime testimonianze: vede una ragazza vestita di nero che telefona, incontra suor Maria Laura, rasserenata perché riuscita a convincerla a soggiornare presso le suore; è solo in attesa che la ragazza prenda i suoi effetti che sono depositati, a suo dire, in una macchina posteggiata in un sentiero. Al mattino presto del giorno dopo suor Maria Laura, irriconoscibile, è trovata dissanguata, colpita da 19 coltellate, proprio nel punto dove doveva trovarsi l’automobile posteggiata. Nel giro di poche settimane sono individuate le assassine: tre minorenni. Al processo emergerà la luminosità della sua figura quando, mentre si rende conto del loro disegno omicida, in ginocchio prega: ‘Padre, perdonale’. Ferminia Sacdalan PunongbayanNata il 24 novembre 1949, appartiene alla parrocchia di Santa Rita di Guiguinto, Filippine. Ha frequentato un corso di due anni come sarta e questo è diventato il suo lavoro per sostenere la famiglia. Essendo la più grande di 10 figli ha lavorato fin dalla più tenera età per aiutare la famiglia piuttosto povera e poter mandare i fratelli a scuola. Nel 1969 incontrò Nelson che sposò nel 1971. Da questo matrimonio sono nati 6 figli: una femmina e 5 maschi. Era una bella famiglia, ma dopo 10 anni di matrimonio il marito si ammalò di cancro al fegato quando il più piccolo dei figli aveva appena 3 mesi, e morì. Da allora Ferminia divenne padre e madre per i suoi figli. Nel 1986 un’amica che aveva dei dissesti finanziari le chiese aiuto. Ferminia non era nella possibilità di darle un aiuto finanziario, ma in nome della loro amicizia decise di ipotecare le sue proprietà. L’amica promise di restituire la somma appena le fosse stato possibile; ma poi non riuscì a riscattare l’ipoteca. Le arrivò l’avviso di pignoramento. La somma era raddoppiata. Non era in grado di pagare ma fece un appello alla banca; ‘il Signore fu così buono e generoso’ che le fu accordato: lei s’impegnò a restituire la somma un po’ per volta senza recare fastidi all’amica. Ferminia perdonò’a sua amica che non era nella possibilità di restituire la somma dovuta. Non portò rancore, ma le rimase amica comprendendo la sua difficoltà economica. Paola StoccoHa 50 anni, è casalinga ed è sposata da 27 anni con Eugenio Marrone. Dal 1988 fanno parte del Cammino neocatecumenale della parrocchia Santa Teresa del Bambino Gesù a Verona. Hanno 6 figli naturali e 4 adottati, altri 7 figli sono in cielo.’La nostra è una famiglia cristiana – dice – che, grazie all’amore di Dio incontrato nei fatti dolorosi della vita, è potuta crescere prima nell’amore coniugale e poi come nucleo familiare. Avevamo sei figli, tutti voluti, desiderati, cercati’ ciò che ci interrogava e ci turbava, non era il pensiero di queste stupende creature, ma il fatto che oltre a questi sei doni ce n’erano altri sette volati in cielo senza venire alla luce’. ‘Nella mia mente – continua – si faceva sempre più certa l’idea che Dio, con questi fatti dolorosi, ci voleva mandare un messaggio. Piano piano, con la preghiera, con il dialogo con Dio, con la costanza nei sacramenti e fedeltà alla nostra comunità, si è concretizzata l’idea di aprirci all’adozione. Non ci manca nulla, abbiamo Cristo con noi’ cos’altro ci potrebbe servire? Ma la cosa più sbalorditiva è che, pur arrivando ogni notte a letto sfiniti, mai ci manca la forza per dire al Signore il nostro grazie per l’Amore che ha messo nei nostri cuori e che ci accompagna sempre’.

AUTORE: Francesco Carlini