“Quaresima di carità” per il Burkina Faso

I fondi per la realizzazione di pozzi d'acqua a Nanoro

Con le celebrazioni liturgiche della prima domenica del cammino di preparazione alla Pasqua è entrata nel vivo anche quest’anno la “Quaresima di carità” promossa dalla diocesi di Gubbio. In tutte le parrocchie diocesane è stato infatti distribuito il materiale (manifesti, volantini, salvadanai) che servirà per sensibilizzare i fedeli alla raccolta dei fondi per finalità caritatevoli. Quest’anno le offerte della “Quaresima di carità” saranno destinate alla realizzazione di alcuni pozzi per l’acqua potabile nel villaggio di Nanoro, in Burkina Faso. Nell’ex Alto Volta – paese della fascia sub-sahariana a ovest dell’Africa – la stagione delle piogge porta l’acqua in abbondanza da maggio a settembre. Poi, quando arriva la stagione secca, cominciano i problemi. Negli ultimi anni, grazie anche all’aiuto dei missionari, la gente cerca di “catturare” quell’acqua che scende dal cielo. Di conservarla con dighe e piccoli bacini idrici, almeno per portarla nei campi e negli orti. Ma utilizzare quell’acqua per bere è impossibile, perché può portare malattie gravi e persino la morte. E poi quella delle dighe (i “barrage” come li chiamano i burkinabè) nel mese di febbraio già comincia a scarseggiare. Se la stagione delle piogge è stata povera i problemi iniziano anche prima. I campi e gli orti si seccano e non offrono più cibo alla gente, fino a quando le precipitazioni non tornano. Ogni pozzo di acqua potabile, nei villaggi del Burkina, è una ricchezza inestimabile per la popolazione. Per questo, la diocesi di Gubbio per la “Quaresima di carità” 2003 ha voluto “adottare” il villaggio di Nanoro, che da 15 anni ha un forte legame di fraternità con il Gruppo missionario di Umbertide. Il recente viaggio del vescovo, mons. Pietro Bottaccioli, e degli animatori del gruppo umbertidese nella terra d’Africa ha confermato la necessità di un impegno in mezzo alla gente del Burkina Faso, uno dei paesi più poveri del pianeta. Un impegno che, in preparazione alla Pasqua, potrà concretizzarsi proprio con la raccolta fondi per la realizzazione di alcuni pozzi di acqua potabile. Ognuno costa circa diecimila euro e risolve il quotidiano problema di approvvigionamento idrico per almeno mille/duemila persone.

AUTORE: D.Mor.