Raccolta porta a porta a Perugia. I dubbi e le problematiche dei cittadini

Il ritorno dalle vacanze per i cittadini di alcuni quartieri di Perugia è stato all’insegna della “rivoluzione rifiuti”, visto che, a partire dallo scorso 30 luglio, il sistema di raccolta è cambiato nelle zone di Elce, Monteluce, Sant’Erminio, Case Bruciate, via dei Filosofi e via della Pallotta. Il tutto si inserisce nel quadro del progetto di raccolta differenziata “porta a porta” che prevede l’eliminazione dei contenitori stradali dotando tutte le utenze domestiche e non domestiche di un kit di contenitori per la raccolta, con i rifiuti che poi vengono prelevati casa per casa secondo un preciso calendario.

Questo cambiamento, come spiega Gesenu, è stato dettato dall’intento di aumentare la percentuale di differenziata e di adeguare il sistema di raccolta agli standard europei, motivo per cui in tali quartieri anche alcuni colori corrispondenti ai rifiuti sono cambiati: giallo per plastica e metalli, blu per carta e cartone, grigio per il rifiuto secco residuo, marrone per l’umido. Il vetro invece secondo il nuovo piano va conferito solo nelle apposite campane (la mappa per trovare la campana più vicina è disponibile al sito www.gesenu.it).

La nuova modalità di raccolta ha per ora riguardato 2.384 utenze domestiche singole, 995 condomini e 829 utenze non domestiche, per una popolazione complessiva servita pari a 20.000 abitanti.

Con il periodo delle ferie proprio nel bel mezzo del cambiamento, abbiamo chiesto a Gesenu quali sono stati i maggiori problemi riscontrati dagli utenti e segnalati presso l’Ufficio clienti. La società ha fatto sapere che la cittadinanza si è dimostrata collaborativa rispetto al nuovo servizio, tanto che si è già conseguita una riduzione di circa 30 tonnellate al giorno di rifiuto indifferenziato.

1- Mancata consegna dei contenitori

La maggior parte delle segnalazioni hanno riguardato nel primo periodo la mancata consegna dei kit, connessa a quelle utenze che non erano in regola col pagamento della Tari, tutte situazioni ad oggi risolte. I cittadini e gli amministratori di condominio in ferie durante il periodo di consegna dei contenitori e delle loro chiavi hanno contattato al ritorno il servizio clienti e ottenuto poi tutto l’occorrente.

2- Dove gettare i rifiuti quando si è per strada?

Un altro dubbio segnalato riguarda dove gettare i piccoli rifiuti o gli escrementi del proprio cane quando si è per strada, dal momento che non esistono più cassonetti. Gesenu, in collaborazione col Comune, ha previsto l’installazione di 50 cestini getta-carte in via dei Filosofi e via della Pallotta, anche se – sottolinea l’azienda – in linea teorica le feci canine andrebbero imbustate e gettate nell’organico di casa. Al buon senso di ognuno spetta valutare la quantità del rifiuto, da eliminare presso il cestino stradale solo se di ridotte dimensioni.

3- Se capita un’eccedenza di rifiuti?

Sono poi in corso di attivazione anche le ecoisole informatizzate, ovvero dei punti di raccolta da poter utilizzare in caso di eccedenza di rifiuti in casa. Il conferimento presso le isole è facile, basta strisciare la tessera sanitaria dell’intestatario della Tari e dividere bene i rifiuti. Finora sono state inaugurate tre delle sei ecoisole previste ad Elce, Case Bruciate e in via Campo di Marte.

4- Dove getto cosa?

“Dove gettare cosa”, un’altra domanda ricorrente. Sul sito di Gesenu è consultabile il “dizionario dei rifiuti”, oltre al calendario della raccolta.

5- Attività commerciali non provviste del contenitore dell’umido

Problemi poi anche per le attività commerciali in quanto i contenitori dell’organico sono stati distribuiti solo ad attività connesse al settore alimentare. Alcuni dipendenti però producono rifiuto umido durante i pasti che consumano in ufficio e si chiedono dove gettarlo. Gesenu ha risposto che, data la ridotta quantità, il rifiuto andrebbe portato a casa, anche se, a progetto già ben avviato, farà in modo di tenere conto delle segnalazioni pervenute e valutare caso per caso.

Valentina Russo