Riapre la Pinacoteca civica a Nocera Umbra dopo un lungo restailing

Chiusa dopo i danni del terremoto custodisce opere dell'Alunno e di Matteo da Gualdo

A sei anni dal terremoto riapre venerdì 1 agosto dopo un lungo restauro, il museo civico di Nocera Umbra, allestito presso la chiesa di San Francesco. La struttura, fortemente danneggiata dal terremoto del 1997, è stata completamente restaurata dalla Soprintendenza artistica dell’Umbria, grazie al contributo finanziario e collaborativo di Regione dell’Umbria, ministero per i Beni culturali, Soprintendenza archeologica e Comune di Nocera. Grande soddisfazione per l’imminente riapertura del museo è stata espressa dal sindaco Petruzzi e dall’assessore alla Cultura Marcello Bucci. Nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è svolta il 21 luglio scorso a Perugia, hanno sottolineato l’importanza di aver riportato delle importanti testimonianze storiche nella città di appartenenza. La Soprintendente per i beni archeologici dell’Umbria, Bonomi Ponzi, ha detto che il già ricco patrimonio del Museo ‘sarà ulteriormente arricchito, già dal prossimo anno, con i reperti provenienti dalla campagne di scavo che si stanno facendo nelle necropoli delle località ‘Pettinara’ e ‘Zingaretti”. ‘La gestione della struttura museale ‘ ha spiegato l’assessore Bucci – sarà curata in via provvisoria (fino al 31 dicembre prossimo) da una società che fino al terremoto del 1997 ne curava le attività. Dal 2004 la gestione sarà poi affidata alla società che risulterà vincitrice del bando che stanno predisponendo, in forma integrata, le amministrazioni comunali di Nocera, Foligno, Trevi, Montefalco, Bevagna e Amelia’. Alle 17 si svolgerà la presentazione del museo civico e la visita a cura di Francesco Federico Mancini ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università degli studi di Perugia. I tesori della Pinacoteca Tra le opere di maggior pregio presenti nel museo si segnalano affreschi di pittori umbri dei secoli XV e XVI, opere di Matteo da Gualdo raffiguranti S. Antonio da Padova, la Madonna con bambino e S.Giovanni Battista. E, ancora di Matteo da Gualdo, una tempera su tavola raffigurante l’incontro di Gioacchino ed Anna, e poi ancora una statua in legno policromo raffigurante una Madonna con Bambino di autore umbro della metà del secolo XIV. Ma è il Polittico di Niccolò di Liberatore, detto l’Alunno, l’opera di maggior interesse del rinnovato museo. Commissionato dalla comunità nocerina al pittore folignate nel 1483, il polittico raffigura la Madonna in adorazione del Bambino, contornata da angeli e santi, il tutto inserito in una ricca cornice lignea, intagliata e dorata. All’interno sono state inserite anche due strutture espositive contenenti corredi funerari longobardi, uno maschile e l’altro femminile, provenienti dalla necropoli nocerina del ‘Portone’, considerata una delle più importanti dell’area del centro Italia. I due corredi provengono dal Museo dell’Alto Medioevo di Roma dove sono custoditi numerosi altri oggetti longobardi recuperati in aree archeologiche nocerine.