Ripetitore telefonia cellulare: entro settembre via dal campanile

Gubbio / Dalla chiesa di San Pietro verrà spostata alla seconda cappellina del monte Ingino

Sarà trasferito altrove il ripetitore di telefonia cellulare installato sul campanile della chiesa di San Pietro, da tempo ormai fonte di continue proteste da parte di quanti risiedono nel popolare quartiere. Secondo intese in fase di definizione con la ditta interessata, entro il mese di settembre verrebbe spostato presso la seconda cappellina del Monte Ingino, zona ritenuta in grado di corrispondere alle attese ed alle esigenze della proprietà. La notizia è stata data dell’assessore comunale Pavilio Lupini nel corso della giornata di studio e di approfondimento organizzata dai “Verdi per Gubbio” sul tema: “Scienza e politica: l’incertezza prodotta. L’inquinamento elettromagnetico come elemento di insicurezza e contraddizione” al quale ha partecipato anche l’ex Ministro Gianni Mattioli, oltre al Sindaco Goracci, al Vice Palmira Barchetta ed all’assessore all’Ambiente del Comune di San Donato Milanese Marco Menichetti. La notizia della “delocalizzazione”, accolta con sollievo dall’apposito comitato, rientra nell’auspicio formulato dall’ex Ministro: “allontanare qualsiasi causa, seppur probabile, di alterazione cellulare” possibile ove esistono “campi elettromagnetici”. Secondo quanto aveva garantito a suo tempo l’autorità sanitaria, la situazione eugubina appare tuttavia abbastanza tranquillizzante: stando ai rilievi effettuati presso i vari siti del territorio da “Comunicando”, una società specializzata in attività di rilevamento e monitoraggio inquinamento elettromagnetico, acustico e atmosferico, i valori di inquinamento elettromagnetico sono risultati ben al di sotto di quelli consentiti dalla legge. E’ lontano per tutti il livello fissato dalla legge nella misura convenzionale di 6 volt metro. Il “tetto” più alto, che pure resta sotto la soglia consentita, è stato censito nei dintorni del teatro Romano con 3 volt metro, confermando la segnalazione operata mesi fa da alcuni cittadini, rimasta però senza seguito. Verrebbe voglia di chiedersi se tutto non dipenda dal fatto che ci sia di mezzo un campanile! Ed a proposito di campanili, nel dibattito è stata esaminata ed approfondita anche la vicenda di Cesano, la località laziale che ha assunto notorietà soprattutto quale sede dei ripetitori dell’emittente radiofonica del Vaticano, contro i quali sta lottando un apposito comitato. La vicenda è stata riepilogata dalla signora Martinella, membro del comitato stesso, che ha rappresentato la situazione lasciando intuire risvolti assai diversi da quelli che appaiono in superficie. Proprio per questo la protesta non si placa nemmeno in presenza di uno studio che, di recente, ha fornito un panorama abbastanza tranquillizzante. La popolazione continua infatti ad avanzare sospetti preannunciando di spostare la conflittualità in altre sedi. In questo discorso si è inserito anche don Angelo Maria Fanucci, Presidente della Comunità di Capodarco dell’Umbria. Proprio don Angelo, personaggio carismatico, è intervenuto con una dichiarazione destinata a fare rumore e comunque a non passare sotto silenzio: “Mi cospargo il capo di cenere – ha dichiarato don Fanucci – per l’incredibile vicenda delle antenne vaticane; se nemmeno noi preti riusciamo ad affondare la Chiesa con comportamenti di questo genere, vuol dire che al timone c’è davvero qualcun Altro”. Assicura che su questo terreno si schiererà al “fianco dei Verdi”, appoggiano le iniziative che intenderanno assumere. L’elettromagnetismo, in sostanza, continua a far discutere ed a dividere, soprattutto perché la scienza non ha trovato ancora una base univoca di intesa e di valutazione.

AUTORE: G.B.