Ristrutturata dall’arch. Maroni la chiesa di San Gabriele

Per renderla più funzionale alla liturgia

Una ristrutturazione totale. Con finalità estetiche, ma soprattutto funzionali. E’ quella effettuata dall’architetto ternano Franco Maroni nei confronti della chiesa di San Gabriele, nel popoloso quartiere Matteotti nella immediata periferia di Terni. Realizzata sul finire degli anni Sessanta, l’edificio sacro ha sempre presentato problemi soprattutto relativi all’acustica che, come dice l’arch. Maroni, “rendeva difficile la diffusione e l’ascolto della ‘parola’ e la coralità della preghiera, fondamentali per lo svolgimento liturgico dei riti”. L’intervento è consistito in varie soluzioni e è stato voluto in prima persona dal vescovo diocesano mons. Vincenzo Paglia. Innanzi tutto sono state realizzate delle arcate collocate in sequenza trasversale con forte valenza estetica mentre nelle due pareti laterali sono stati collocati pilastri in corrispondenza dei singoli arconi. “Questi arconi – è sempre Maroni che parla – non hanno una funzione statica ma acquistano una importante funzione formale, facendo riferimento alle grandi arcate della Chiesa delle origini che prende le mosse dalla basilica romana”. Lo spazio originario, sostanzialmente, non è stato nascosto in quanto le arcate sono posizionate in modo da staccarsi dalle pareti e dalle falde interne della copertura. Ma interventi di ristrutturazione sono stati effettuati anche nella zona absidale e in quella presbiteriale. Nell’abside, in particolare, è stata valorizzata la vetrata policroma, a forma di lancia, che si innalza a tutta altezza, opera del pittore Vittorio Cecchi. Nella zona presbiteriale ha anche trovato una più idonea collocazione la statua in bronzo raffigurante la Madonna, realizzata dallo scultore Aurelio De Felice. Realizzato anche un nuovo altare che sul fronte presenta il bassorilievo raffigurante l’Ultima Cena, già collocata nell’altare rimosso opera di Manuel Campus. Infine sono state rispettate anche le testimonianze dedicate a Santa Rita e a San Gabriele, le cui immagini sono state collocate in due nicchie che si integrano con l’aula assembleare. L’intervento compiuto dall’arch. Maroni, che si è avvalso per l’acustica della collaborazione del dott. Silvano Verdanelli e per l’illuminazione dell’ing. Emilio Massarini dello Studio Ingenia, ha conferito un nuovo aspetto alla chiesa di San Gabriele. Un nuovo aspetto esteticamente più gradevole non disgiunto, peraltro, da una maggiore funzionalità. L’esperienza maturata da Maroni nella progettazione di altri edifici sacri ha, quindi, consentito la soluzione ritenuta ottimale. E domenica scorsa, durante una specifica celebrazione, il Vescovo ha inaugurato i lavori di quella che può essere definita la “nuova” chiesa di San Gabriele.

AUTORE: Mino Valeri