Ritornano le reliquie a Costantinopoli

In una lettera scritta in greco il Papa annuncia la restituzione, dopo 800 anni, delle reliquie di san Gregorio Teologo e san Giovanni Crisostomo

La Chiesa cattolica romana restituisce dopo 800 anni le reliquie dei due Ierarchi (Padri della Chiesa) san Gregorio Teologo e san Giovanni Crisostomo, che furono rubate dai crociati nel 1204, dalla basilica di S. Sofia a Costantinopoli. Alcuni teologi ortodossi hanno accennato di questo fatto e del suo significato storico nel cammino verso l’appianamento delle relazioni tra le due Chiese che sta percorrendo Papa Giovanni Paolo II. L’avviso della restituzione delle reliquie è stato fatto dallo stesso Pontefice attraverso una lunga lettera di quattro pagine, indirizzata al Patriarca ecumenico Bartolomeo. Nella sua lettera il Papa rivolge un chiaro messaggio di unione perché, come egli segnala, le reliquie di questi due santi si trovavano accanto alla tomba di san Pietro – fondatore della chiesa di Roma – e fratello di sant’Andrea – fondatore della Chiesa di Costantinopoli. “Secondo l’imperscrutabile disegno di Dio, colui che attrae il bene anche dal male, alcune reliquie dei Padri della Chiesa assieme agli altri santi accanto alla tomba del beato Pietro fratello di Andrea, ricordano a tutti noi l’obbligo della piena comunione per la quale il Divin Maestro pregò!”, ha sottolineato Giovanni Paolo II. La lettera del Papa è importante non solo per il suo tono familiare ma anche per l’uso della lingua greca. Infatti è la prima volta che scrive in greco dopo la sua elezione papale avvenuta nel 1978 (le sue lettere precedenti erano scritte in francese oppure in inglese. Il Papa ringranzia il Patriarca ecumenico per l’invito a visitare Costantinopoli nel mese di novembre durante la festa di sant’Andrea. “Tuttavia – come egli dice – nonostante il mio ardente desiderio, in questo momento non mi è possibile accettare l’invito; varie circostanze mi costringono di rinviare la gioia di un incontro con lei e la letizia del cuore di pregare insieme a lei nella chiesa cattedrale del Patriarcato ecumenico”. Continuando il Papa sottolinea che è felice perché accoglie volentieri la richiesta che gli hanno rivolto: “Ho intenzione di offrirvi come espressione di devozione e di onore le reliquie dei santi patriarchi Giovanni Crisostomo e Gregorio Teologo predecessori della vostra santità in questa sede. Affidiamoci a loro; nel cielo questi santi intercedono dinanzi al trono dell’Altissimo in modo che si affretti quel giorno benedetto nel quale – dopo aver superato gli ultimi disaccordi – potremo di nuovo mangiare insieme dell’Unico Pane e bere dall’Unico Calice, prendendo parte insieme al Santo Banchetto sul quale si continua il misterioso sacrificio della Nuova Alleanza”. Secondo le informazioni il ritorno delle reliquie avverrà il 29 novembre, vigilia della festa di sant’Andrea. Il Patriarca ecumenico Bartolomeo andrà egli stesso a Roma per ricevere le reliquie che porterà con un volo speciale a Costantinopoli. Là, alla presenza dei Patriarchi e dei rappresentanti di tutte le Chiese ortodosse si celebrerà il benvenuto desiderato e tanto aspettato dei Santi Ierarchi.

AUTORE: Maria Antonia da giornale "Bhma" Atene, 19.10.04