Maurizio Ronconi, il battagliero medico spellano che l’anno corso aveva lasciato palazzo Madama per contrastare nella sua Umbria il centro sinistra alle regionali come candidato presidente del polo, torna a Roma. Il 15 maggio, infatti, è stato rieletto in quel seggio senatoriale che occupava dal ’96. A palazzo Cesaroni è rimasto poco più di un anno e nell’andamento piuttosto incerto dei lavori di quest’assemblea regionale ha senza ombra di dubbio rappresentato uno dei pochi elementi di continuità: nel senso che non ha mai smesso neanche un secondo di polemizzare. Di polemizzare – in aula o per iscritto – mediante le interpellanze ed interrogazioni – con la maggioranza di centro sinistra e, ad uno ad uno, con i singoli consiglieri che la compongono. E di polemizzare con la Giunta e con i singoli assessori. Ma il diapason delle sue tirate polemiche Ronconi lo ha ricorrentemente e puntualmente raggiunto quando si è trattato di confrontarsi con la presidente della Regione, Lorenzetti, specialmente sui temi della ricostruzione post terremoto. La Presidente, pur conservando quasi sempre un invidiabile aplomb nonostante il suo carattere sanguigno quanto quello di Ronconi, a volte ha reagito alle “punzecchiature” del suo competitore con altrettanta verve. Insomma, tra i due il confronto che era cominciato nella campagna elettorale del 2000 per le regionali, poco si è placato una volta arrivati in aula: adesso che farà Ronconi, manderà fax a palazzo Cesaroni per non perdere l’abitudine?
RONCONI TORNA A ROMA: CHE NE DICE LA LORENZETTI?
AUTORE:
Gad