San Leonardo aiuta ancora i malati

LOCALITÀ LE MONTARELLE. Annuale festa in onore del Santo di Limoges. Offerte per la lotta contro il cancro

Il culto per Leonardo di Limoges risale al più remoto Medioevo, quando le popolazioni risultavano ancora impregnate di paganesimo. Il monaco Leonardo seppe conquistare credibilità e venerazione per la dedizione verso i più sofferenti, per un rigoroso rispetto verso la natura, per la frugalità della vita. Eremita ma al contempo evangelizzatore, maestro di convinti seguaci, la sua figura entrò a pieno titolo nel novero dei santi anche in virtù di eventi prodigiosi. Delineato (sommariamente) il personaggio, a questo punto preme rimarcare che già a metà del ’300 esisteva nell’ambito della balìa di Armenzano il vocabolo San Leonardo. Vi fu eretta una chiesina dedicata al santo, decorata da affreschi, meta di pellegrinaggi e processioni, anche quando le intemperie andavano infliggendo un progressivo decadimento. Nel 1992 Mario Settimi (fondatore e direttore della ben nota Radio Subasio), mosso da spirito religioso e da passione per le testimonianze della civiltà contadina, nel constatare ormai la rovina delle mura, si fece promotore del Comitato San Leonardo con l’intento di recuperare la storica cappellina, che in effetti fu ristrutturata nel 1994. La sistemazione della stessa – in località “Le Montarelle”, parte integrante della parrocchia di Armenzano, diocesi di Foligno e Comune di Assisi – suscitava un rinnovato impulso alla devozione del santo protettore. Domenica 7 novembre è stata celebrata in suo onore la tradizionale festa con una messa officiata nella mattinata da p. Simone Ceccobao (comunità francescana di S. Damiano), presenti insieme alla gente le confraternite di Armenzano, Costa di Trex-S. Maria di Lignano, Viole di Assisi e Nocera. Dopo il primo intervento di Guerrino Bertoldi, presidente della Pro loco di Armenzano e coordinatore del programma, hanno preso la parola Mario Settimi, il sindaco di Valtopina Mariucci, quello di Nocera Tinti e quello di Assisi Ricci, inoltre Giancarlo Picchiarelli, già presidente della Comunità montana del Subasio che tanto si è prodigata per il recupero della chiesina. Espressioni di gratitudine sono state rivolte dalla presidente dell’Aucc Fanelli per le offerte devolute all’associazione, destinate all’acquisto di una macchina ad alta definizione utile per interventi oncologici presso l’ospedale di Assisi. Nei ricordi di Guerrino Bertoldi ricorre il nome dei Rufinetti, una volta impegnati con zelo nella questua che doveva garantire soprattutto l’olio per la lampada votiva continuamente alimentata, olio cui la tradizione attribuiva poteri di guarigione, tanto da essere prelevato con un panno, un fazzoletto o un mestolino: obbligatorio il “rimbocco” per chi ne facesse uso.

AUTORE: Francesco Frascarelli