San Marco è sempre più bella

Presentato il restauro del secondo altare tardo-cinquecentesco

La chiesa parrocchiale di San Marco, una delle più interessanti del periodo barocco, è sempre più accogliente e funzionale ed il suo patrimonio storico-artistico al centro di una costante azione di recupero, restauro e valorizzazione grazie all’impegno quasi quarantennale, tenace ed intelligente del parroco don Menotti Stafficci e dell’intera comunità. Sabato scorso è stato presentato il restauro del secondo altare tardo-cinquecentesco che si trova sulla destra, opera di Antonio e G. Battista Maffei, attivi a Gubbio ed altrove per tutto il ’500 e fino ai primi decenni del ’600. È stato eseguito in modo esemplare dai f.lli Minelli, i celebri “Cavallini” continuatori dei grandi maestri del passato. Oltre al restauro dell’altare è stato presentato quello della statua in cartapesta con la relativa portantina del Cristo deposto, rari esempi di un’arte molto diffusa nei secoli passati. Sono proseguiti inoltre gli interventi per l’adeguamento liturgico della chiesa con la creazione della nuova sede per il rito della penitenza. Don Menotti, con una felice intuizione, aveva individuato nella credenza di destra della bussola il luogo da poter utilizzare a tale scopo, anche perché in sintonia con le indicazioni della nota pastorale della Commissione episcopale della Cei per la liturgia, del 21 aprile 1974. Anche in questo caso la ditta Minelli ha realizzato una soluzione dignitosa, sobria ed accogliente. La cerimonia inaugurale è stata introdotta da don Menotti Stafficci che ha ringraziato quanti hanno reso possibili l’intervento: la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, il ministero Beni culturali grazie all’on. Rocco Girlanda. Gli aspetti storico-artistici sono stati presentati da Paolo Salciarini, direttore dell’ufficio diocesano per i Beni culturali e Tiziana Biganti, della Soprintendenza di Perugia. Sono intervenuti anche l’assessore Alessandro Brunetti per il Comune, l’on. Girlanda; Carlo Colaiacovo, presidente della Fondazione Carispg, ha elencato, richiamando le difficoltà che il periodo attuale propone, i numerosi e consistenti impegni che la Fondazione ha garantito e garantisce per portare avanti interventi di recupero dei beni culturali, e non solo del territorio eugubino. La giornata si è poi conclusa con la celebrazione della messa da parte del vescovo Mario Ceccobelli e dell’emerito Pietro Bottaccioli.

AUTORE: G. B.