San Marziale si ripopola

Al monastero andranno a vivere le Sorelle del Piccolo Testamento

Ritorna a popolarsi l’antico monastero di San Marziale, chiuso agli inizi degli anni Ottanta quando l’affievolirsi delle vocazioni ha impedito il rinnovarsi della comunità della suore Benedettine, determinando la chiusura di un luogo che fin dal XIV secolo si era segnalato per essere un importante centro di intensa vita spirituale. Negli oltre 1.500 metri quadrati dell’edificio rimasti di proprietà della Chiesa, e sottratti al progetto che ha portato alla trasformazione di gran parte della monumentale struttura in residenze di alta qualità, entro le prossime settimane infatti si trasferiranno le quattro suore appartenenti alle ‘Sorelle del Piccolo Testamento di San Francesco’, la cui associazione omonima è stata riconosciuta dal vescovo mons. Mario Ceccobelli con decreto del 24 dicembre 2006. Le religiose, tutte giovani ed apprezzate dalla comunità non solo eugubina per la qualità e generosità del loro apostolato, risiedono dal 2003 presso l’eremo di S. Ambrogio, la trecentesca costruzione eretta sul fianco del monte Foce che caratterizza la ‘gola del Bottaccione’, sicuramente suggestiva, ma ogni volta da ‘conquistare’ per un accesso possibile soltanto a piedi ed attraverso una durissima salita. Il trasferimento, annunciato dal vescovo Ceccobelli, tende a facilitare la presenza delle religiose nella realtà diocesana, a cominciare dalla missione cittadina in programma nel mese di agosto. L’eremo di Sant’Ambrogio continuerà comunque ad essere un riferimento importante. Ci tiene a precisarlo suor Daniela, un po’ il riferimento della comunità; siciliana di Favara, trentenne, ha abbandonato studi ed una brillante carriera da calciatrice nella squadra della propria città impegnata nel campionato di C1, per abbracciare la vocazione religiosa. ‘Ci trasferiamo a San Marziale ‘ ha detto ‘ perché ci consente di essere un più agevole punto di riferimento per incontri ed attività pastorali diocesane. Non lasciamo comunque l’eremo di S. Ambrogio, che continuerà ad essere la nostra casa per tutta una serie di iniziative compreso il noviziato’. La loro presenza nel complesso di S. Andrea consentirà, con ogni probabilità, di riaprire al pubblico anche la piccola, splendida chiesa del sec. XI, il cui interno, detto per inciso, è quello della parrocchia officiata da Don Matteo (Terence Hill) nella celebre fiction televisiva che vede protagonista il prete-investigatore.

AUTORE: Giampiero Bedini