Sant’Agostino (Gubbio). Una comunità fatta apposta per camminare

La parrocchia di Sant’Agostino fa parte della diocesi di Gubbio, guidata dal vescovo Luciano Paolucci Bedini. Il suo territorio comprende l’immediata periferia est della città di Gubbio, e una piccola parte del centro storico adiacente a porta Romana.

La storia della parrocchia

Fino agli anni ’50 era una parrocchia di periferia che inglobava le attuali parrocchie di San Marco e di Cipolleto. Dagli anni ’60, con l’espansione edilizia della città, essa è cresciuta sempre più fino a essere, oggi, la parrocchia più popolosa di Gubbio e la seconda della diocesi. Attualmente conta circa 1.550 famiglie e 4.200 abitanti.

La comunità da sempre è presieduta e animata dai frati dell’Ordine agostiniano d’Italia (convento e chiesa furono costruiti intorno alla metà del XIII secolo), la cui spiritualità caratterizza fortemente la vita della comunità parrocchiale. Chiesa vivace, partecipa attivamente alla vita diocesana e attinge forza e unione dal carisma agostiniano. Nel corso degli anni sono nati vari gruppi di laici (Pia unione Santa Rita, Laici agostiniani, ecc.), si è creato un folto numero di catechisti e di ministri dediti all’eucarestia, al servizio della Parola e al canto e, nel mondo giovanile, si è creata una rete di contatti tra ragazzi italiani e stranieri.

Il parroco

IN DIRETTA su Umbria Radio

Domenica 10 marzo Umbria Radio trasmetterà in diretta la messa della domenica dalla parrocchia di Sant’Agostino a Gubbio. La messa sarà celebrata e andrà in onda alle ore 11.30. Dalle ore 10.30 va in onda la trasmissione “Aspettando la Domenica fuori porta” con notizie dalla parrocchia di Sant’Agostino, dalla diocesi di Gubbio e dalla Chiesa in Italia e nel mondo.

Negli ultimi trent’anni, più di 20 religiosi sono passati per la comunità di Gubbio per periodi più o meno lunghi e con vari incarichi. Attualmente il parroco è padre Francesco Menichetti, il quale, proveniente dalla comunità di Tolentino (Mc) e insediatosi nella parrocchia nell’ottobre 2017, segue alla presidenza di altri religiosi che ne hanno sostenuto, coordinato e animato la vita.

Il territorio

Il territorio parrocchiale ha al proprio interno anche la chiesetta del cimitero, costantemente accudita e servita dai frati della parrocchia. In più, oltre alla presenza delle suore claustrali di santa Chiara d’Assisi nel convento di San Girolamo e delle suore di vita attiva del Piccolo Testamento di san Francesco nel convento di San Marziale, esso comprende due luoghi importanti della santità di Francesco di Assisi: la chiesa di Santa Maria della Vittoria, o “della Vittorina”, che secondo la tradizione è il luogo dove Francesco ammansì il lupo che terrorizzava i cittadini; e il lazzaretto dove il Poverello ospitava e curava i lebbrosi.

Nei vari articoli a seguire intendiamo mostrare le diverse iniziative e lo spirito che le anima alla luce di un simbolismo paolino molto suggestivo ed efficace: quello del “corpo”.

Scrivendo ai Corinzi (1Cor 12), l’Apostolo dice infatti: un corpo ha più membra e non può ignorarne nessuna, perché ogni aspetto contribuisce a renderlo vivo. Anzi, san Paolo va ancora oltre, affermando che ciò a cui Dio attribuisce più valore sono le membra più deboli e fragili, mostrando proprio a quelle la forza del suo amore.