Santa Rita: porte aperte a tutti

Intervista a padre Randy, da sette mesi parroco a Santa Rita di Spoleto. Gli inizi sono promettenti. I fedeli sperano che resti a lungo

Sono passati sette mesi dall’arrivo di padre Randy Beniga Tibayan nella parrocchia di Santa Rita di Spoleto. Appartenente all’Ordine degli Agostiniani scalzi (Oad), a due anni dalla sua ordinazione presbiterale e alla prima esperienza quale amministratore parrocchiale, il frate aveva detto che il suo impegno principale sarebbe stato quello di operare per una comunità unita. E ora si può dire che la strada intrapresa sia quella giusta, stando a quanto racconta. ‘All’inizio ‘ afferma padre Randy ‘ si notava una certa chiusura nella gente: loro dovevano conoscere noi e viceversa. Adesso hanno visto che la chiesa funziona, che c’è la disponibilità di noi sacerdoti, me e padre Luigi Sperduti, per gli anziani e per i giovani’. E continua: ‘Con la benedizione delle case ho avuto modo di conoscere le famiglie; è servito molto per entrare in contatto anche con i genitori dei ragazzi del catechismo, e non solo. Loro chiedono che il parroco possa rimanere almeno un po’ di anni’. Ciò è dovuto al fatto che negli ultimi anni la parrocchia di Santa Rita ha visto avvicendarsi sacerdoti ogni tre o quattro anni, rendendo difficile l’esperienza pastorale: ogni volta, ricominciare con una persona da conoscere e, anche se con lo stesso fine, con metodi non sempre uguali. Ma il bilancio di Tibayan giunge a conclusione della festa della Santa dei casi difficili e disperati. ‘Avevo partecipato ad altre celebrazioni per santa Rita ‘ dice il sacerdote ‘ ma mai una cosa come questa. Nonostante la vicinanza a Cascia, tantissimi hanno affollato la nostra chiesa per tutta la giornata del 22 maggio e anche la sera, per la processione e la messa presieduta dall’arcivescovo Fontana nel parco di Villa Redenta. La cosa più rilevante, però ‘ continua padre Randy ‘ è che, durante la festa, ho visto per la prima volta il ‘miracolo’ che avevo chiesto da tanto tempo: molte persone disponibili ad aiutare, unite nell’organizzazione, indipendentemente dai propri punti di vista. Per la prima volta, non ci sono state solo parole, ma la gente si è fatta avanti concretamente, non spinta da motivi personali, ma per santa Rita e per la parrocchia. Non sapevo nulla di come funzionava e mi hanno aiutato a capire’. Al di fuori delle ‘mura’, da qualche tempo è ripreso anche il servizio della celebrazione liturgica mensile nelle comunità di Borgiano, Forca di Cerro e Vallocchia. Padre Randy crede sia solo l’inizio di una bella esperienza al servizio del Signore e del prossimo. Per questo, si dice aperto ad accogliere anche proposte esterne. ‘Le porte sono aperte ‘ afferma ‘ e tra poco alcuni dei locali, che hanno subito la ristrutturazione post-sisma, saranno pronti ad accogliere’.

AUTORE: E. R.