Sant’Ercolano, la città e i suoi piccoli

Messa in cattedrale per il santo Patrono presieduta dal Vescovo

La città di Perugia e i suoi piccoli. I bambini, i più indifesi. Su questo tema il vescovo mons. Giuseppe Chiaretti ha incentrato la sua omelia nel giorno della festa del patrono della città di Perugia, sant’Ercolano, durante la messa celebrata in cattedrale nel pomeriggio del 1 marzo. I bambini sono anche il tema del messaggio di Giovanni Paolo II per la Quaresima di quest’anno.Le sofferenze dei minori nel mondo sono molteplici, ha ricordato mons. Chiaretti, facendo una lunga lista dei tanti mali che sconvolgono le vite dei più piccoli: dall’Aids alla violenza sui bambini, al loro sfruttamento sul lavoro fino all’avviamento alla prostituzione. “Tanto dolore innocente non deve passare sotto silenzio – ha detto il Presule – ma deve vederci uniti nella lotta a questa infame violenza”. Mons. Chiaretti si è chiesto se “c’è qualcosa di simile nella nostra città e diocesi? Purtroppo sì – ha affermato -: non ci sono certamente arruolamenti per la guerra, come nella Sierra Leone, e neppure rapimenti e uccisioni per traffico di organi; ma non mancano, or più or meno, altre forme di violenza, a cominciare dalle gravi deprivazioni affettive a causa della disgregazione delle famiglie, che interessa in taluni casi anche il 35/40 per cento dei figli, con la necessità di provvedere a strutture di supporto nelle scuole e altrove per riparare in qualche modo ai gravi squilibri affettivi ed emotivi di fanciulli non amati da chi li ha messi al mondo”. “Di questo passo – ha sottolineato – non è difficile prevedere il crollo d’una società che non sa né capire né difendere la famiglia fondata sul matrimonio. La Chiesa fa quel che può nel preparare sempre più seriamente i nubendi che chiedono il matrimonio cristiano, il quale ha un preciso plusvalore nella sua identità sacramentale; ma non può contrastare la marea montante di disprezzo e di irrisione che sale da ogni pulpito laico, o meglio laicista, da quello del pubblico intrattenimento a quello, purtroppo!, politico con le sue scelte ostili, di fatto, alla famiglia e al matrimonio. Certa legislazione anche recentissima, infilata di soppiatto, sta a dimostrarlo”.

AUTORE: R.L.