Saranno preparati operatori al servizio dei soggetti più deboli

Convegno su Gubbio città universitaria organizzato dalla Lumsa

Come preannunciato, si è tenuto il convegno su Gubbio città universitaria, un polo d’alta formazione per operatori competenti e motivati nel sociale. Il Convegno era stato promosso dalla Lumsa, dalla Comunità di Capodarco dell’Umbria e dal Comune di Gubbio e si proponeva di garantire a questa sinergia, che ha dato vita al Corso di Laurea in Educatore Professionale, un futuro al riparo da sgradite sorprese. Il giorno precedente infatti nella Sala delle Colonne adiacente all’Ufficio dell’Anagrafe, in Piazza Giordano Bruno, ben 13 studenti appartenenti al primo gruppo di iscritti al Corso nell’anno 1999 – 2000 avevano conseguito la laurea di primo livello, con risultati di assoluta eccellenza. Ma un altro interrogativo aleggiava sul Convegno: proprio mentre il Partito della Rifondazione Comunista, che è al governo a Gubbio insieme ai Verdi, lancia una campagna contro la scuola privata, un’università privata nasce nel cuore rosso dell’Umbria rossa? Il convegno ha sposato in pieno la distinzione fra scuola privata e scuola non statale, lasciando capire che una scuola non statale può avere un alto valore politico, andare incontro ai bisogni della gente (in questo caso degli emarginati) come e meglio di una scuola statale: su questo giudizio in merito alla Lumsa di Gubbio s’è verificata nel convegno una sorprendente convergenza tra Sindaco e Vescovo di Gubbio (che hanno fatto gli onori di casa), fra l’arcivescovo di Spoleto mons. Fontana, l’assessore provinciale alla Formazione M. Pia Bruscolotti, l’assessore regionale alla Cultura Maddoli. Con la consueta sagacia ha coordinato il Convegno Raniero Regni, docente di Pedagogia sociale alla Lumsa. Le relazioni sono state tenute da Carmela Di Agresti, della Facoltà di Scienze della Formazione della Lumsa, sul tema: Lumsa, le ragioni della sua presenza a Gubbio e da don Angelo M. Fanucci Presidente della Comunità di Capodarco dell’Umbria, che ha commentato uno dei progetti al servizio dei quali è nata a Gubbio l’Università, quello che prese corpo a Palermo nel 1995: che in ogni parrocchia, accanto agli edifici dedicati al culto e alla catechesi, nasca un gruppo d’accoglienza, destinato ai soggetti deboli; don Angelo ha dimostrato con ricchezza di argomentazioni che si tratta davvero di un progetto non solo di alto profilo ecclesiale, ma anche di alto profilo civile; molto apprezzata anche la relazione della Di Agresti. Tra gli interventi programmati molto atteso era quello di mons. Giuseppe Betori, Segretario generale della Cei, che però inderogabili impegni dell’ultimo momento hanno trattenuto a Roma. In sua assenza ha autorevolmente rappresentato la disponibilità entusiasta della Chiesa mons. Riccardo Fontana, arcivescovo di Spoleto e delegato della Conferenza episcopale umbra per la Caritas. Molto apprezzati gli interventi di Gianfranco Maddoli, Assessore regionale alla Cultura, sul piano generale, e quello di. M. Pia Bruscolotti, assessore provinciale alla Formazione, sul piano dei possibili, doverosi interventi degli Enti locali a sostegno della iniziativa. Ai neolaureati, i primi in assoluto nella storia di Gubbio, è stata consegnata una ceramica individualizzata per ciascuno, dove c’era scritto In primis…” (tra i primi), con il nome di ciascuno. Molto significative due donazioni: quella di 12.000 euro da parte della diocesi di Gubbio, come primo contributo, al quale altri e più sostanziosi se ne aggiungeranno poi, e quella della Biblioteca privata dell’indimeticata Letizia Cassata, da parte di Teresa Lezzi. La prof.ssa Cassata è deceduta il 16 gennaio 1992 dopo aver speso la propria esistenza nella scuola e per la sua scuola con intuizioni ed innovazioni apprezzate a livello nazionali. Basti ricordare il quinquennio sperimentale, poi parte imntegrante dell’Istituto tecnico industriale. La sua era una biblioteca ricca e ben fornita (oltre 500 volumi) utili soprattutto per quanto vogliono continuare gli studi ed approfondire le ricerche.

AUTORE: A.F.