Scuola di comunione

La lettera pastorale del vescovo mons. Mario Ceccobelli

“Voglio di nuovo richiamare la vostra attenzione affinché le nostre comunità siano ‘casa e scuola di comunione’ dove c’è spazio per tutti, luoghi di relazione, di incontro e di dialogo”: nella lettera pastorale indirizzata alla diocesi, il vescovo mons. Mario Ceccobelli offre a quanti operano nella diocesi ed ai fedeli tutti una “traccia di riflessione per lavorare e procedere insieme”. Un documento importante, che si proietta su un anno impegnativo per la Chiesa locale coinvolta da eventi particolari: la visita pastorale del presule, la celebrazione dell’850° anniversario della morte del patrono sant’Ubaldo (15 maggio 1160), una iniziativa congiunta con Assisi ispirata alla vicenda spirituale ed umana di San Francesco. Per centrare l’obiettivo mons. Ceccobelli indica tre piste. La prima fa riferimento alle relazioni svolte durante l’assemblea diocesana da mons. Francesco Zanna, delle quali ripropone ampi stralci, da utilizzare come “oggetto di meditazione e di riflessioni comuni tra i membri dei Consigli parrocchiali, tra i catechisti e nei gruppi che svolgono un servizio nella comunità parrocchiale. Ma anche tra i membri dei Consigli di zona o delle unità pastorali”. La seconda richiama il “questionario della visita pastorale” costruito “su quattro pilastri portanti: il senso di appartenenza ecclesiale, il primato di Dio, la dimensione missionaria, la testimonianza della Carità”. La terza l’anniversario ubaldiano con il santo vescovo, che “si propone ancora come modello valido attraverso i secoli per tutte le esperienze della vita terrena condotta nella testimonianza del Vangelo”. In questo contesto si inserisce la proposta “pensata e programmata con la chiesa sorella di Assisi”, con la quale “I Vescovi di Assisi e Gubbio invitano ogni uomo di buona volontà a ripercorrere i sentieri di Francesco: non solo quelli geografici, ma anche quelli interiori della riconciliazione”. Una “traccia” può essere rappresentata l’esperienza realizzata nello scorso agosto da Wajeeh Tomeezi, palestinese, e Jacob Gutterman, israeliano, dell’associazione The Parentes Circle, che hanno raggiunto Gubbio, dove erano attesi per ritirare il “Premio internazionale Lupo di Gubbio per la riconciliazione” istituito all’interno di “Life in Gubbio”, camminando fianco a fianco lungo il Sentiero francescano.

AUTORE: Giampiero Bedini