Si riaprono le scuole. Il punto con il direttore dell’uffico scolastico Anna Maria Dominici

Offerta formativa qualificata: l'autonomia scolastica è decollata

In ordine sparso, nel rispetto dell’autonomia degli istituti scolastici, studenti e insegnanti umbri sono tornati ‘ o stanno per tornare ‘ nelle aule. Il calendario scolastico personalizzato potrà provocare magari qualche inconveniente ai genitori che hanno più di un figlio in età scolare e che dovranno fare uno slalom tra ponti, santi patroni, anticipi e posticipi. Ma questo è un particolare per il popolo scolastico dell’Umbria (alunni e insegnanti) che si aggira intorno alle centoventimila unità. Il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per l’Umbria, Anna Maria Dominaci, ci ha illustrato la situazione della scuola umbra con l’inizio del nuovo anno. Direttore, primo giorno di scuola con gli insegnanti al loro posto? Sì, le operazioni per l’assegnazione degli incarichi sono state concluse con largo anticipo, entro il 31 luglio. Successivamente ci sono state solo poche modifiche. Partenza regolare, a pieno regime, quindi, con i docenti in servizio dal primo giorno. E’ un segnale importante che dà tranquillità alle famiglie degli allievi delle scuole umbre. Ci sono stati problemi nella definizione delle graduatorie per il ‘conflitto’ tra precari storici e coloro che provengono dalla Sis, la scuola di specializzazione? Il problema è nazionale ma non ha inciso nella regione. E’ stata applicata la sentenza del Tar del Lazio. A che punto è l’autonomia scolastica in Umbria? E’ decollata. A cinque anni dalla sua introduzione, la riforma è stata recepita da tutte le scuole che hanno attivato da tempo programmi per favorire la realizzazione di iniziative in stretto rapporto con le imprese, il mondo della formazione professionale, le associazioni. In questa ottica è stato importante il lavoro portato avanti, in ‘rete’, tra le istituzioni scolastiche e gli enti locali. Che giudizio dà della scuola nella regione? E’ una realtà vivace, stimolante, curiosa, ricca di iniziative. Voglio sottolineare il buon rapporto tra le istituzioni scolastiche e gli enti locali del territorio. Tutto ciò ha permesso di costruire insieme un’offerta formativa sempre più qualificata, attenta alle trasformazioni del mercato e del lavoro. Il livello dell’edilizia scolastica è ottimo, in entrambi i territori provinciali. Non ci sono emergenze? Il grado della dispersione scolastica è quasi nullo, anche confrontandolo ad altre realtà. Per prevenire il disagio giovanile è opportuno lavorare insieme – tra istituzioni scolastiche, enti locali, le varie realtà del territorio – perché ogni singola realtà, da sola, non potrebbe ottenere quel risultato che invece è possibile raggiungere con un lavoro integrato. Per quanto ci riguarda sono attive le consulte provinciali degli studenti per Perugia e Terni, strumenti stimolanti per l’attività dei ragazzi. Un docente di Foligno sta sperimentando nuove forme didattiche (come compiti in classe attraverso sms) per favorire l’interesse degli studenti. Che ne pensa? Non conosco nello specifico le modalità adottate da questo insegnante ma sono favorevole all’innovazione che passa attraverso nuovi linguaggi didattici per suscitare l’attenzione degli allievi. E va nella direzione della riforma della scuola’.

AUTORE: Romano Carloni