Specchiamoci in Dio

QUARESIMA. Le parole del Vescovo al ritiro del clero

Tempo di Quaresima, tempo forte di preghiera e spiritualità, arricchito dalle proposte fatte nelle parrocchie, dai movimenti e associazioni della diocesi, da vivere in comunione nei ritiri e incontri di preghiera. I quaranta giorni del tempo di Quaresima, iniziati con la celebrazioni delle Ceneri, rappresentano un tempo propizio per convertirsi e scoprire l’amore misericordioso di Cristo. Tema che è stato affrontato nella riflessione dell’incontro mensile del clero da mons. Vincenzo Paglia. ‘La Quaresima è un tempo per guardare noi stessi; non da soli, in una sorta di autoanalisi, ma con l’aiuto dello specchio della Parola – ha sottolineato il Vescovo -. E quando mi specchio al Vangelo, la prima cosa che emerge di me stesso non sono i miei meriti, le mie sofferenze, ma il mio peccato, la mia debolezza. Potremmo dire che è il senso dell’imposizione delle ceneri sul nostro capo. Siamo deboli e fragili: basta poco per cadere sia nel peccato che nella malattia. Le Ceneri ci aprono gli occhi sui nostri limiti. E chi non li riconosce, magari anche se solo per non pensarci, cammina su una strada scivolosa’. Una conversione che passa attraverso scelte di vita, attraverso il ‘sacrificio’ che non è quello della privazione, ma un’aggiunta di valore, un arricchimento capace di rendere sacro ciò che spesso non viene ritenuto tale. ‘Il messaggio della Quaresima richiama il senso del digiuno, non solo quello dal cibo, ma la necessità di ripensare il nostro stesso stile di vita – aggiunge il Vescovo -. L’uomo di oggi divora la natura: è la grande crisi ecologica; divora le finanza: è la crisi economica provocata da una insaziabilità senza regole; divora i rapporti: gli altri sono al servizio delle mie soddisfazioni, delle mie abitudini. E così oltre. La ragione di tutto questo è la soddisfazione del proprio io, che ci rende aggressivi, voraci, antipatici, superficiali, criticoni, senza badare alle parole che irresponsabilmente vengono pronunciate’. ‘Il digiuno – aggiunge – ci educa: educa a scegliere, ad avere un atteggiamento non predatorio sia nella vita che nei rapporti verso gli altri. La crisi economica, se da una parte deve spingerci ad uno stile di vita più austero, dall’altra deve renderci sensibili ad una rinnovata attenzione ai poveri. A livello regionale sarà costituito un Fondo di solidarietà per aiutare le famiglie di quei lavoratori che subiranno gli effetti più duri della crisi’. Un invito a pregare e riflettere insieme sulla Quaresima è quello proposto dall’Ufficio catechistico diocesano con il ritiro spirituale di domenica 15 marzo, e ancora il pellegrinaggio quaresimale della vicaria Terni centro, gli incontri della lectio divina.

AUTORE: Elisabetta Lomoro