Speranza ed amore nel nome di San Valentino

14 febbraio: Terni si appresta a celebrare la festa del Patrono

Amore e solidarietà nel segno di San Valentino. Sembra avere, quest’anno, una connotazione tutta particolare la festa del Patrono di Terni e Protettore dell’amore. Una connotazione che parla e deve parlare di pace. Con un segnale che viene da Terni, città di San Valentino, città solidale. Delle iniziative che costituiscono il mese valentiniano abbiamo già avuto modo di parlarne, in più occasioni, da queste colonne. Si tratta di un programma interessante, caratterizzato prevalentemente da iniziative musicali. Certo di grande richiamo. E tuttavia dobbiamo ricordare che la festa di San Valentino è una festa di popolo, particolarmente cara e sentita da tutti i ternani. Una festa che unisce. E il 14 febbraio, come ogni anno da secoli, si rinnoverà l’omaggio dei ternani che, come in una processione ininterrotta, si recheranno nella basilica dedicata al Santo come atto di fede, di devozione. Ma anche di speranza.Una festa del Patrono che avrà il suo momento più alto proprio il 14 febbraio, alle ore 11.00, quando, nella basilica, il vescovo diocesano mons. Vincenzo Paglia presiederà la solenne Concelebrazione eucaristica e terrà la sua omelia. Una festa che, da un punto di vista religioso, avrà momenti particolari il 10 febbraio, quando giovani coppie provenienti da tutta Italia si scambieranno la “promessa” di una unione da compiere entro l’anno; il 24 febbraio con la festa delle coppie che hanno raggiunto i 25 anni di matrimonio e, infine, il 3 marzo con la festa delle nozze d’oro. Ma la festa di San Valentino non sarà, come è evidente, solo una festa religiosa. Sarà una festa che proporrà eventi di diversificato significato e di variegato spessore culturale. Il programma è stato redatto in collaborazione tra Comune e Fondazione San Valentino quest’ultima presieduta dallo scienziato Antonino Zichichi e che ha come vice presidenti il Sindaco e il Vescovo. Significativo il conferimento del “Premio un anno d’amore” ai due presidenti dell’associazione per la pace “People to people”, l’israeliano David Grossman e il palestinese Sari Nuseibeh. Poi una serie di concerti. Roberto Vecchioni l’8 febbraio, Massimo Ranieri che dopo 25 anni torna sulle scene, al Politeama il 9 febbraio; i Cousteau, pop band il 10 febbraio. Sarà poi la volta di Mogol (13 febbraio al teatro Verdi) con i suoi allievi del Cet che eseguiranno le più belle canzoni d’amore scritte dallo stesso Mogol per i maggiori interpreti della canzone italiana. Ancora, Nicola Piovani con “La Pietà” per voce recitante al “Verdi” il 14 febbraio; Patti Smith con canzoni e poesie il 16 febbraio al Politeama; Luca Carboni sempre al Politeama il 17 febbraio; infine Carl Orff il 26 febbraio al “Verdi” con la musica medioevale “Carmina Burana”. Da aggiungere che il 3 marzo si terrà un “Concerto per la vita” con Anna Maria Gonzales e Enrique Maria Ricci. Varie altre iniziative collaterali. Ricordiamo il concorso internazionale per cortometraggi dedicati all’amore dal titolo “Amori in corto”, che saranno presentati dal 21 al 24 febbraio al cinema Fiamma. La memoria di San Valentino, come ha scritto mons. Paglia, “ci dà l’opportunità di tornare alle radici della storia della nostra comunità e dell’eredità dei valori di amore, solidarietà, convivenza pacifica e accoglienza che da sempre è chiamata a vivere”.

AUTORE: Mino Valeri