lunedì, 20 Gennaio 2025
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‘Storia e fortuna del rosario nella diocesi di Spoleto’

In preparazione al Sinodo diocesano, nella Festa dell’Assunzione del 1999, il nostro arcivescovo mons. Fontana, nella sua omelia, ebbe questo felice riferimento alla Madre del Signore: ‘S. Maria è lo specchio con cui vogliamo confrontarci per ritrovare la nostra identità migliore e la sede della Sapienza che vogliamo riproporre alla generazione futura’. Confrontarci con la Madonna per ritrovare la nostra identità; questa la radice della Mostra sul Rosario: la contemplazione dei misteri di Maria e di Gesù attraverso l’arte. ‘Mostra sul Rosario’ o meglio, come recita il Catalogo presentato al pubblico, ‘Storia e fortuna del Rosario nella Diocesi di Spoleto’. La mostra è stata inaugurata l’11 giugno, il giorno del conferimento della ‘ ‘Lex Spoletina’ a mons. Fontana e dell’inaugurazione in cattedrale del restaurato organo settecentesco dei Fratelli Fedeli. Ma noi preferiamo parlarne oggi, con la presentazione del Catalogo. Pubblico di grande levatura: presente anche il senatore Castellani. Subito un chiarimento: lo hanno chiamato ‘catalogo’, ma in realtà ci troviamo di fronte a un poderoso volume, di 190 pagine (formato molto superiore al normale) tutto in carta patinata, della Tipolitografia ‘Nuova Eliografica’ di Spoleto. Un’edizione ricchissima, con circa 40 tavole a colori (intera pagina) oltre a tutte le altre illustrazioni. Tanto alla mostra che al volume hanno collaborato molti studiosi, a partire da mons. Giampiero Ceccarelli (Direzione e coordinamento generale), del quale ricordiamo anche l’articolo sul Vescovo di Spoleto, Card. Barberini (poi Urbano VIII) e la pietà popolare. Il catalogo è a cura di Stefania Nardicchi. Fotografie di Marcello Fedeli. Altri collaboratori, Paolo Morichini, Giuliana Nagni, Franco Berti, Elio Vittorini, Rita Pagnanini. La mostra è stata promossa dall’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, con la collaborazione della Regione (Soprintendenze ai Beni culturali e ai Beni architettonici). Come sempre, ai primissimi posti, la Fondazione Cassa di risparmio di Spoleto. Le tele provengono da varie località della diocesi. Stefania Nardicchi ha illustrato l’iconografia e le vite degli artisti, nella maggior parte umbri, come Perino Cesari (Perugia 1530 – Spoleto1602), Ascensidonio Spacca, detto il Fantino (Bevagna 1557-1646) Andrea Polinori (Todi 1586-1648), Vincenzo Manenti (1600-1674) Francesco Refini (Spoleto 1615/20- post 1692) ed inoltre Giacinto Brandi (1621-91), Sabastiano Conca (1680- 1764) Ruggero Zamponi (Roma 1969); ci riferiamo allo Zamponi particolarmente per i ‘misteri della luce’ che sono stati commentati dal sac. prof. Dario Vitali (ugualmente i Misteri del Gaudio dal sac. prof. Giulio Martelli, del Dolore p. Giulio Mancini Ofm, della Gloria dal sac. prof. Gualtiero Sigismondi). Ricordiamo che la mostra (Museo diocesano, Arcivescovado di Spoleto ) resterà aperta fino al 28 settembre.

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