‘Storia e fortuna del rosario nella diocesi di Spoleto’

Il catalogo della mostra sulla contemplazione dei misteri di Maria e Gesù attraverso l'arte

In preparazione al Sinodo diocesano, nella Festa dell’Assunzione del 1999, il nostro arcivescovo mons. Fontana, nella sua omelia, ebbe questo felice riferimento alla Madre del Signore: ‘S. Maria è lo specchio con cui vogliamo confrontarci per ritrovare la nostra identità migliore e la sede della Sapienza che vogliamo riproporre alla generazione futura’. Confrontarci con la Madonna per ritrovare la nostra identità; questa la radice della Mostra sul Rosario: la contemplazione dei misteri di Maria e di Gesù attraverso l’arte. ‘Mostra sul Rosario’ o meglio, come recita il Catalogo presentato al pubblico, ‘Storia e fortuna del Rosario nella Diocesi di Spoleto’. La mostra è stata inaugurata l’11 giugno, il giorno del conferimento della ‘ ‘Lex Spoletina’ a mons. Fontana e dell’inaugurazione in cattedrale del restaurato organo settecentesco dei Fratelli Fedeli. Ma noi preferiamo parlarne oggi, con la presentazione del Catalogo. Pubblico di grande levatura: presente anche il senatore Castellani. Subito un chiarimento: lo hanno chiamato ‘catalogo’, ma in realtà ci troviamo di fronte a un poderoso volume, di 190 pagine (formato molto superiore al normale) tutto in carta patinata, della Tipolitografia ‘Nuova Eliografica’ di Spoleto. Un’edizione ricchissima, con circa 40 tavole a colori (intera pagina) oltre a tutte le altre illustrazioni. Tanto alla mostra che al volume hanno collaborato molti studiosi, a partire da mons. Giampiero Ceccarelli (Direzione e coordinamento generale), del quale ricordiamo anche l’articolo sul Vescovo di Spoleto, Card. Barberini (poi Urbano VIII) e la pietà popolare. Il catalogo è a cura di Stefania Nardicchi. Fotografie di Marcello Fedeli. Altri collaboratori, Paolo Morichini, Giuliana Nagni, Franco Berti, Elio Vittorini, Rita Pagnanini. La mostra è stata promossa dall’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, con la collaborazione della Regione (Soprintendenze ai Beni culturali e ai Beni architettonici). Come sempre, ai primissimi posti, la Fondazione Cassa di risparmio di Spoleto. Le tele provengono da varie località della diocesi. Stefania Nardicchi ha illustrato l’iconografia e le vite degli artisti, nella maggior parte umbri, come Perino Cesari (Perugia 1530 – Spoleto1602), Ascensidonio Spacca, detto il Fantino (Bevagna 1557-1646) Andrea Polinori (Todi 1586-1648), Vincenzo Manenti (1600-1674) Francesco Refini (Spoleto 1615/20- post 1692) ed inoltre Giacinto Brandi (1621-91), Sabastiano Conca (1680- 1764) Ruggero Zamponi (Roma 1969); ci riferiamo allo Zamponi particolarmente per i ‘misteri della luce’ che sono stati commentati dal sac. prof. Dario Vitali (ugualmente i Misteri del Gaudio dal sac. prof. Giulio Martelli, del Dolore p. Giulio Mancini Ofm, della Gloria dal sac. prof. Gualtiero Sigismondi). Ricordiamo che la mostra (Museo diocesano, Arcivescovado di Spoleto ) resterà aperta fino al 28 settembre.

AUTORE: Agostino Rossi