Superare l’assistenzialismo per promuovere l’inserimento

Villa S. Tecla (Assisi) / Si è parlato di Piano sociale regionale e progetto Policoro

Il 30 gennaio scorso le Consulte regionali “Caritas e Salute”, “Famiglia e Giovani”, “Problemi sociali e Lavoro, Giustizia a Pace” si sono riunite a Villa S. Tecla di Palazzo di Assisi, unitamente al Forum regionale delle associazioni familiari. La riunione è stata promossa dalla Ceu per riflettere su alcuni temi importanti per la Chiesa in Umbria e per la Comunità civile regionale: il Piano sociale regionale, il Progetto “Policoro” e lo Statuto regionale. Significative le riflessioni fatte e le iniziative programmate. E’ emersa una Chiesa che va crescendo in ambito regionale, profondamente inserita in una comunità chiamata a far fronte, con la ricchezza e anche i limiti di una regione di piccole dimensioni, a trasformazioni rilevanti che toccano la società, l’economia e la politica e chiedono di essere affrontate con responsabilità e fiducia. Sul Piano sociale regionale è emersa la consapevolezza che fare la propria parte per la piena attuazione del Piano significa manifestare concretamente l’amore preferenziale per gli ultimi, per le persone, per le famiglie. Come affermato da mons. Riccardo Fontana, arcivescovo di Spoleto e delegato Ceu per la carità e la pastorale sanitaria: “E’ importante uscire dalla tradizione assistenziale dei servizi sociali per promuovere l’inserimento delle persone. Come Comunità cristiane dobbiamo rivendicare la nostra opera specialmente nel campo dell’educazione e della formazione”. Sul Piano sociale – è stato concluso – tocca in particolare modo alle Caritas diocesane promuoverne la conoscenza e coordinare le azioni delle diverse componenti ecclesiali (dalle Caritas parrocchiali alle associazioni di volontariato). E’ importante costituire le Consulte diocesane delle opere caritative ed assistenziali come strumento di unità e di raccordo e promuovere anche nelle Zone pastorali incontri di formazione e di coordinamento. Particolare attenzione è stata riservata allo Statuto regionale da riscrivere entro il 2001, uno Statuto che sia fondato sui principi della sussidiarietà verticale e orizzontale che riconosca effettivamente il ruolo delle Autonomie locali, delle cosiddette Autonomie funzionali e dei soggetti sociali intermedi a partire dalla famiglia. E’ stato deciso di costituire un gruppo regionale di esperti che elabori una proposta da sottoporre alla valutazione delle Consulte regionali e all’approvazione della CEU. Sull’argomento è stato anche preventivato un Convegno regionale da tenere nel prossimo autunno rivolto anche agli amministratori e ai politici. Infine con il progetto “Policoro” (avviato da oltre cinque anni nelle regioni meridionali e nelle isole) la Chiesa in Umbria vuole testimoniare una particolare attenzione verso i giovani che guardano al loro futuro. Aiutare i giovani a comprendere il valore cristiano del lavoro, come il lavoro sta cambiando e come entrare nel mondo del lavoro è un atto di amore verso una realtà spesso lasciata a se stessa, senza punti di riferimento. E’ già in vista un appuntamento: l’incontro del 27 febbraio 2001, alle ore 10, a Collevalenza, promosso dai tre Uffici Cei “Lavoro, Giovani, Caritas” a cui parteciperanno i delegati regionali e diocesani di riferimento unitamente ai responsabili delle associazioni giovanili e di quelle d’ispirazione cristiana operanti nel sociale (come le ACLI, la Coldiretti, la Confcooperative, ecc).

AUTORE: Pasquale Caracciolo