“Mi ha colpito una frase di Simon Weil che diceva: Perché è un bene che ci sia anch’io e non soltanto Dio? – Ebbene, ragazzi miei, perché in questo modo Dio si è costretto a svelare il segreto della Trinità e a compiere il più grande atto d’amore”. Con queste parole, dette da mons. Ersilio Tonini può essere sintetizzato il contenuto del convegno che si è tenuto sabato 24 e domenica 25 marzo a Santa Maria degli Angeli, dal titolo “Evangelizzare la vita. Dalla vita minacciata a una nuova cultura della vita”. Non si è trattato di un giorno qualsiasi, ma del giorno in cui ricorre l’Annunciazione, il giorno in cui, attraverso il “sì” di Maria, è cambiato il destino del mondo intero. “Come quello della Madonna – spiega il Ministro provinciale dei frati Minori dell’Umbria, organizzatori del convegno -, anche il sì di Francesco ci permette di parlare in termini positivi per accogliere, celebrare e annunciare la vita, perché possano essere vinte le minacce di morte che incombono sul nostro tempo”. Dopo di lui, padre Giovanni Marini dà la sua testimonianza, incitando i giovani a “dedicare tempo per far fiorire l’amore perché solo così fiorisce la vita. L’amore alla vita è un amore che va sostenuto perché la Gloria di Dio è l’uomo vivente”. Nella mattinata di domenica sono intervenuti anche l’onorevole Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita, e, a conclusione della due- giorni, sua Eminenza mons. Ersilio Tonini, il quale ha sottolineato l’importanza del legame con la tradizione. Il legame al passato, alle nostre radici è la misura per vivere intensamente il presente. In un mondo aperto a quella cosa straordinaria che è il mercato globale, in cui non ci sono più frontiere ne limiti di spazio e di tempo, la misura nuova è la coscienza dell’appartenenza a Dio, è la speranza di Dio riposta in ognuno di noi. Questo il messaggio di mons. Tonini, rivolto ai tanti giovani presenti nella sala: “dovete esseri testimoni del valore della vita. Per essere testimoni, ragazzi, amate. Ma questo suppone che vi chiediate che cosa ci stiamo a fare? Nato da te, non fatto da te. Recuperate lo stupore e pregate al mattino. Restituite il senso dell’Adorazione e del Dono. Datevi questa consolazione di nascere ogni mattina. La nascita di Cristo non conta nulla se non prendete coscienza di essere figli di Dio. In questo modo la Creazione e la Redenzione fanno una sola cosa, coincidendo con la vostra vita e con la vostra missione nel mondo. Come dice Sant’Agostino “Amate quel che sarete” e insieme allo stupore, datevi con libertà al disegno di Cristo Signore.
Tonini: “giovani dovete essere testimoni del valore della vita”
Domus Pacis / Convegno "Evangelizzare la vita"
AUTORE:
Maurizia Berardi