Tra Caritas l’unione fa la forza

Cannaiola di Trevi. Incontro delle Caritas diocesane di Spoleto - Norcia. L’esigenza di creare realtà inter-parrocchiali per individuare meglio i bisogni della gente

convegnocaritasSpoleto-norcia2013Cannaiola-1Venerdì 24 maggio a Cannaiola di Trevi, presso i locali del santuario del beato Pietro Bonilli, si è tenuto il convegno diocesano degli operatori delle Caritas parrocchiali sul tema “Sulla tua parola getterò le reti (Lc 5, 1-11) – la collaborazione tra le Caritas parrocchiali e l’animazione della carità nell’archidiocesi”.

I lavori sono stati aperti dal direttore della Caritas diocesana, Giorgio Pallucco, di recente nominato Delegato regionale di Caritas Umbria. Pallucco ha sottolineato come lo stile dell’operatore Caritas è quello di evangelizzare attraverso i segni, quello di dare all’altro, oltre al pacco alimentare o ad altro tipo di aiuto, se stesso. Infine, ha ribadito l’importanza per le Caritas parrocchiali di un territorio omogeneo di unire le forze e creare quella che viene definita Caritas inter-parrocchiale: ciò è garanzia di un servizio più efficiente e qualificato.

È stata poi la volta dell’Arcivescovo che ha tenuto una Lectio divina sul tema della giornata: “Sulle tua parola getterò le reti”. Mons. Renato Boccardo ha però prima tenuto a precisare come la creazione delle Caritas inter-parrocchiali sia una sua richiesta specifica. “Non è più pensabile – ha detto – che ogni parrocchia sia autosufficiente. So che c’è qualche resistenza, ma questa è la linea e non si torna indietro”.

Don Vito Stramaccia, parroco di Montefalco e accompagnatore spirituale della Caritas diocesana, che tra l’altro ha diretto per dieci anni, ha voluto ricordare che la carità non è solo distribuire pacchi alimentari, ma anche ascoltare l’uomo e cogliere le sofferenze che serba dentro, di dialogare e confrontarsi”. “Via l’invidia e la gelosia dalle nostre Caritas parrocchiali o zonali (il mio è meglio del tuo, io faccio questo meglio di te) – ha poi sottolineato. È seguito l’invito a continuare il rapporto con i Servizi sociali dei Comuni e a perseguire la strada della collaborazione tra le parrocchie.

Gli operatori della Caritas inter-parrocchiale della zona pastorale di Trevi hanno testimoniato come unendo le forze si riesce a monitorare meglio i bisogni di un territorio e conseguentemente a dare un servizio migliore.

Le parrocchie del Comune di Trevi (Trevi, Borgo Trevi, S. Maria in Valle, Cannaiola e Bovara) da un anno e qualche mese hanno costituito la Caritas inter-parrocchiale “Beato Pietro Bonilli”, nata dalla fusione di due precedenti realtà: la Caritas dei Colli trevani e quella della piana trevana. Ciò sta avvenendo anche in altri centri della diocesi: a Spoleto, nella Valnerina ternana, nel casciano, nell’Alta Valle del Marroggia, tanto per fare qualche esempio.